Toghe graziano immigrato: non è tentato omicidio accoltellare 25 volte un uomo
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L’Italia dei porti aperti è ormai ampiamente infestata dalla mafia nigeriana, dalle gang sudamericane e dalle bande di giovani stranieri e di “nuovi italiani”.
N.B. Ora mi segno che, accoltellare ripetutamente un 25enne, non è tentato omicidio. pic.twitter.com/cj9ZWH2CnI
— Francesca Totolo (@fratotolo2) May 14, 2025
Italia, il Fallimento dei Ricongiungimenti: Mafie e Bande Straniere Dilagano, e la Giustizia Tace!
L’Italia dei ricongiungimenti familiari è diventata una terra di nessuno, infestata dalla mafia nigeriana, dalle gang sudamericane e dalle bande di giovani stranieri e “nuovi italiani” che seminano terrore. L’ultimo scandalo? Un immigrato che ha accoltellato un ragazzo di 25 anni per ben 25 volte ha ricevuto una condanna ridicola: soli tre anni di carcere. E la cosa più assurda? Non è stato considerato tentato omicidio! È uno schiaffo alla giustizia e alla sicurezza degli italiani, che ormai vivono sotto la minaccia costante di criminali stranieri protetti da un sistema colabrodo.
L’episodio, riportato oggi su X, è solo la punta dell’iceberg. I ricongiungimenti familiari hanno aperto le porte a mafie e bande che operano indisturbate: la mafia nigeriana controlla lo spaccio e la prostituzione, le gang sudamericane terrorizzano le periferie, e le bande di “nuovi italiani” – spesso figli di immigrati – aggrediscono e uccidono senza paura di conseguenze. A Varese, un marocchino ha tentato di violentare una medico ed è ancora libero; a Maserada sul Piave, una famiglia sinti ha aggredito la troupe di Striscia La Notizia; ad Arezzo, un pakistano ha molestato bambini. E ora, accoltellare un ragazzo 25 volte non è tentato omicidio? Dove siamo finiti?
Il governo Meloni, che aveva promesso rimpatri, ha fallito: i centri in Albania sono fermi, grazie alle toghe rosse che liberano criminali. Intanto, Trump deporta in Libia. Basta con i ricongiungimenti e il buonismo: espulsioni di massa, chiusura dei confini, pene severe! Gli italiani meritano sicurezza, non condanne ridicole!
Ma evidentemente si tratta di semplice folklore, una forma teatrale di apprezzamento e di stima nei confronti di chi è stato colpito solo 25 volte.
In fondo anche la retorica di quelli di azov è solo folklore, mica nazismo: lo dicono i media che dicono sempre la verità…
Solo 25 coltellate? Ma chi al giorno d’oggi non prende regolarmente 25 coltellate dai baluba? Auguro a questo giudice altrettante 25 coltellate. Non 33 altrimenti si immedesima in Giulio Cesare