Mamma e figlia aggredite da marocchino: entra con la scusa di consegnare un pacco, poi la violenza sessuale

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By V maggio 15, 2025 12:36

Mamma e figlia aggredite da marocchino: entra con la scusa di consegnare un pacco, poi la violenza sessuale

Rho, Corriere Marocchino Aggredisce e Molesta Madre e Figlia: l’Immigrazione Porta Solo Violenza!

Rho (Milano) – Un incubo che nessuna donna dovrebbe mai vivere: sabato 10 maggio, alle 7:30, una 57enne italiana e sua figlia di 22 anni sono state aggredite, molestate e rapinate nella loro casa di vicolo Pace a Rho da un immigrato marocchino di 50 anni, che si è finto corriere per ingannarle. Questo crimine efferato è l’ennesima prova di come l’immigrazione incontrollata stia trasformando l’Italia in un luogo di terrore, dove nemmeno le mura domestiche sono più un rifugio sicuro!

La dinamica è da brividi. La 57enne, che aspettava un pacco Amazon, ha aperto la porta a un uomo con cappellino da baseball e felpa blu, che ha chiesto del marito. Alla risposta “No”, il marocchino ha spinto con forza la porta, entrando e colpendo la donna con schiaffi. Svegliata dal trambusto, la figlia 22enne è accorsa, ma è stata aggredita a sua volta. L’uomo le ha costrette a sedersi sul letto, molestandole, prima di rubare l’iPhone della ragazza e la borsetta della madre. Poi le ha rinchiuse nella cameretta ed è fuggito. Le due donne, in preda al terrore, sono uscite da una porta finestra sul ballatoio e hanno chiesto aiuto a bassa voce per non essere scoperte. Una vicina, sentendo le richieste di aiuto, ha chiamato il 112.

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La polizia di Rho e del commissariato Bonola è intervenuta rapidamente, raccogliendo la denuncia delle vittime. Grazie alla geolocalizzazione dell’iPhone rubato, gli investigatori hanno rintracciato il 50enne in meno di tre ore, nonostante il segnale intermittente dovuto a un possibile passaggio in metropolitana. Quando il telefono si è riattivato in viale Stelvio, gli agenti hanno intuito che l’uomo fosse sul bus della linea 90: il mezzo è stato fermato, e il marocchino, che ha tentato di scappare e di confondersi tra i passeggeri, è stato arrestato con l’iPhone ancora addosso. Coordinati dal pm Leonardo Lesti, i poliziotti lo hanno portato a San Vittore. L’uomo, irregolare in Italia, senza fissa dimora, nullafacente e con precedenti, è accusato di rapina aggravata e tentata violenza sessuale.

Ma questo non placa la rabbia e la paura! Come è possibile che un clandestino con precedenti fosse libero di aggirarsi e colpire? A Modena, uno straniero ha tentato di violentare un 17enne; a Milano, un 15enne dominicano ha strangolato un’anziana; ad Arezzo, due autisti di bus sono stati aggrediti da stranieri in pochi giorni. Il 31% dei detenuti in Italia è straniero, pur rappresentando solo l’8,5% della popolazione (dati Viminale 2023). È una coincidenza? No, è il fallimento di un’integrazione che non esiste! Le toghe rosse bloccano i rimpatri – come i 14 clandestini, tra cui stupratori, liberati dalla Corte d’Appello – e il governo Meloni non mantiene le promesse: i centri in Albania sono fermi, i rimpatri un miraggio. Intanto, Trump deporta in Libia, mostrando che si può fare. Perché noi no?

Basta con il buonismo! Le donne italiane meritano di vivere senza paura, non di essere aggredite da immigrati che usano la nostra ospitalità per delinquere. Serve un’azione drastica: espulsioni di massa, revoca della cittadinanza a chi delinque, chiusura dei confini. Rho, e tutta l’Italia, meritano sicurezza, non di essere ostaggi di clandestini violenti. Riprendiamoci le nostre case, ora!

Mamma e figlia aggredite da marocchino: entra con la scusa di consegnare un pacco, poi la violenza sessuale ultima modifica: 2025-05-15T12:36:56+00:00 da V
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