A Gallarate si parla della Remigrazione di massa per salvare l’Italia

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By V maggio 17, 2025 12:56

A Gallarate si parla della Remigrazione di massa per salvare l’Italia

Difendiamo la libertà e la remigrazione: il Summit di Gallarate e il coraggio di Vannacci

Il Remigration Summit, in corso al Teatro Condominio di Gallarate, è molto più di un semplice raduno: è un atto di resistenza contro chi vuole soffocare il dibattito pubblico e negare il diritto dei cittadini italiani a discutere del loro futuro. Questo evento, organizzato per affrontare il tema cruciale dell’immigrazione, rappresenta una piattaforma vitale per chi crede che l’Italia e l’Europa debbano proteggere la propria identità culturale, sociale ed economica. Il generale Roberto Vannacci, vicesegretario della Lega, pur non potendo essere fisicamente presente, ha inviato un messaggio potente al Summit, esprimendo il suo pieno sostegno e riaffermando un principio sacrosanto: nessuno può impedire ai cittadini di riunirsi per discutere di questioni che riguardano la loro nazione.
Il Summit si concentra su un’idea tanto chiara quanto necessaria: la remigrazione degli immigrati non europei che non possono o non vogliono integrarsi nelle società italiane ed europee. Questo concetto non è un invito all’odio, come i detrattori vorrebbero far credere, ma una risposta razionale e pragmatica a un problema reale. L’integrazione non è un processo automatico né un diritto garantito: richiede impegno, rispetto delle leggi e condivisione dei valori fondamentali delle nazioni ospitanti. Quando questi elementi mancano, la convivenza diventa insostenibile, con conseguenze che gravano sui cittadini italiani, dalle risorse economiche sempre più scarse alla sicurezza nelle strade. La remigrazione, in questo contesto, è una soluzione di buonsenso: chi non si integra deve tornare al proprio Paese di origine, per il bene di tutti.

Eppure, questo dibattito essenziale è sotto attacco. A Gallarate, flashmob di protesta hanno cercato di disturbare il Summit, mentre a Milano, in Piazza San Babila, è stato organizzato un presidio per demonizzare chi osa esprimere idee diverse. Questi non sono gesti di dissenso democratico, ma atti di intolleranza pura. I contestatori, spesso autoproclamati paladini della libertà, rivelano la loro ipocrisia: vogliono imporre il loro pensiero unico, soffocando con arroganza chiunque osi sfidare il dogma dell’immigrazione incontrollata. Questo non è progresso, è tirannia mascherata da virtù. Impedire a cittadini liberi di riunirsi per discutere di remigrazione o di qualsiasi altro tema è un affronto alla democrazia, un tentativo vigliacco di silenziare il popolo italiano.
La libertà di riunione e di espressione non è negoziabile. Chi protesta contro il Summit di Gallarate non difende valori universali, ma attacca il diritto stesso di pensare diversamente. Questi gruppi, con le loro azioni intimidatorie, dimostrano di temere il confronto aperto e di voler imporre un’Europa senza identità, dove le culture e le tradizioni millenarie vengono sacrificate sull’altare del multiculturalismo forzato. Ma gli italiani non ci stanno. Il Summit è la prova che c’è chi ha il coraggio di alzare la voce, di dire che l’Europa non può essere un contenitore senza confini né regole, e che la remigrazione è una strada necessaria per preservare la coesione sociale e la sicurezza dei nostri Paesi.

Roberto Vannacci, con il suo sostegno al Summit, incarna questo coraggio. Il suo messaggio è un monito a non cedere di fronte alle pressioni di chi vuole zittirci. La sua assenza fisica non diminuisce l’impatto delle sue parole, che risuonano come un richiamo alla difesa della sovranità nazionale e del diritto di ogni cittadino a decidere il destino della propria patria. Il Summit di Gallarate non è solo un evento, è un simbolo: rappresenta la volontà di un popolo che non si piega, che non accetta di essere ridotto al silenzio da chi usa la protesta come arma di censura.
A chi cerca di boicottare il Summit, il messaggio è chiaro: non riuscirete a fermarci. La libertà di riunirsi, di discutere e di proporre soluzioni come la remigrazione è un diritto inalienabile, e noi lo difenderemo con ogni mezzo. L’Italia e l’Europa meritano un futuro in cui i cittadini possano vivere in sicurezza, prosperità e armonia, senza essere costretti a sacrificare la propria identità. Gallarate è solo l’inizio: la voce del popolo si farà sentire, sempre più forte, contro chi vuole negarci il diritto di essere padroni a casa nostra. Avanti con Vannacci, avanti con la remigrazione, avanti con la libertà!

A Gallarate si parla della Remigrazione di massa per salvare l’Italia ultima modifica: 2025-05-17T12:56:40+00:00 da V
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By V maggio 17, 2025 12:56
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1 Comment

  1. Ul Gigi da Viganell maggio 17, 14:10

    Che spreco di carburante, che inquinamento e poi quelle merde ci riproveranno per fare vedere a tutti che sono i padroni, a casa nostra…

    Reply to this comment
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