Paolini, il giornalista del Corriere si inventa il padre ghanese: Ugo da Bagni di Lucca
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Basta fake news: Carlo Verdelli si inventa il padre ghanese della Paolini!
#Jasmine Paolini, tennista, principessa italiana di Roma: “Sono veloce grazie a mio nonno africano”. Il padre Ugo è del Ghana, la madre Jacqueline polacca. “Credo che la multiculturalità mi abbia arricchita”. E Mattarella l’ha premiata commosso
— Carlo Verdelli (@CarloVerdelli) May 18, 2025
Un giornalista dovrebbe cercare la verità, non inventarla. Eppure Carlo Verdelli, con il suo post su X del 18 maggio 2025, ha toccato il fondo, scrivendo: “Jasmine Paolini, tennista, principessa italiana di Roma: ‘Sono veloce grazie a mio nonno africano’. Il padre Ugo è del Ghana, la madre Jacqueline polacca.” Peccato che sia una colossale bufala, smascherata persino da una community note: Ugo Paolini è toscano, di Bagni di Lucca, e non ghanese. La madre Jacqueline ha sì origini polacche e un il padre ghanese, ma Verdelli ha cancellato deliberatamente il padre italiano dal quadro, come denuncia Cristina Cersei su X: “Sei razzista contro i toscani per caso?”
La rabbia degli utenti è sacrosanta. “Il babbo è di Bagni di Lucca. Perché non controllare prima di scrivere?” tuona Parenzo Querela, mentre Franco Sala ironizza: “Ugo Paolini, tipico nome ghanese, mi sembra sia il più diffuso in Ghana dopo Mario Brambilla.” Persino un’occhiata a Wikipedia avrebbe evitato questa figuraccia, come sottolinea Giuliano Lancioni: “Ah, i grandi giornalisti!”
Ma Verdelli non si limita a sbagliare: trasforma un errore in propaganda. La Logica di Sinistra lo inchioda: “Non pensavo che essere giornalisti implicasse scrivere fake pur di parlare di ‘razze’ e ‘arricchimento’.” E Vincenzo Di Santo rincara: “Quindi ci sta spiegando che dobbiamo la vittoria di Paolini alla multiculturalità? Che miseria intellettuale. I razzisti siete voi, ma al contrario. Vi piace discriminare l’italianità.”
Il post di Verdelli non è solo una fake news, è un insulto. Insulta Jasmine Paolini, italiana, figlia di un italiano, usandola per un’agenda politica che puzza di ideologia. “Dovete sempre buttarla in politica. Fate orrore,” scrive L’Archimandrita, mentre Di Santo aggiunge con sarcasmo: “Sono certo che anche Sara Errani ha un nonno in Africa, ci faccia sapere presto.” E poi c’è la ciliegina: Verdelli insinua che Mattarella fosse commosso per il presunto “padre ghanese”. Ma quale padre ghanese? È un’invenzione!
Questo non è giornalismo, è pattume. Verdelli e chi come lui manipola la realtà per glorificare un’ideologia multiculturale e razzista contro gli italiani a scapito della verità deve smetterla. Jasmine Paolini è italiana, punto. Non un trofeo da esibire per le vostre battaglie. Smettetela di discriminare l’italianità per sentirvi moralmente superiori. Vergogna.
Usando gli stessi concetti espressi da Verdelli sulla ‘velocità’, si potrebbe dire che Mohammed, il maranza che spaccia, lo fa perché è tipico dei nordafricani. Ma direbbero che è razzista. Perché loro parlano di razza solo nell’unico caso positivo che trovano e non nelle migliaia di casi negativi.
I boomers sono cripto froci pro negri , cuckos lo san tutti , poi x è un posto tso di froci pidioti
Sono del ’58, io, e sono etero: per piacere non allargarti con noi Boomer sennò ti riduci al livello di quel cretino che spara cazzate.
Verdelli è uno che non ha capito da che parte tira il vento e crede che sia suo dovere partecipare allo sforzo di migliorare la società prostituendosi a sinistra: dagli tempo e giurerà di essere sempre stato Mussoliniano, vaccinato per finta con acqua distillata e russofono…