Derubato da nordafricani, li ritrova alla Caritas
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Roma, rapinato da nordafricani e umiliato alla Caritas: il tunisino fermato è solo la punta dell’iceberg
Roma, 19 maggio 2025 – Un uomo di 46 anni, aggredito e derubato in via Prenestina da tre nordafricani, ha vissuto un’odissea che grida vendetta. Mentre aspettava l’autobus vicino a un centro commerciale, è stato circondato: due lo hanno immobilizzato, il terzo gli ha strappato portafogli, cellulare e trolley, lasciandolo senza nulla. Umiliato e disperato, il giorno dopo si è recato alla mensa della Caritas in via Marsala per un pasto. Lì, tra i commensali, ha riconosciuto uno dei rapinatori, un 21enne tunisino. Uscito per chiedere aiuto a una volante, non lo ha trovato, ma tornando più tardi lo ha sorpreso di nuovo a tavola. Gli agenti, allertati, lo hanno fermato, e il fermo è stato convalidato. Ora si cercano i complici.

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Ma la vera vergogna è la Caritas: con la scusa dell’accoglienza, offre rifugio a delinquenti che ripagano l’Italia con violenza. Questo tunisino, come tanti immigrati, è il prodotto di un sistema che coccola chi ci attacca. Via Prenestina è solo l’ultimo teatro di un’ondata di rapine: a San Lorenzo, un palestinese ha aggredito un uomo per un orologio; a Termini, un 46enne è stato accoltellato da nordafricani. Se lo Stato mettesse fuorilegge chi sostiene clandestini, come la Caritas, l’Italia sarebbe più sicura, liberata da parassiti che ci dissanguano. Basta col buonismo: espulsioni immediate, chiusura delle frontiere, stop a un’immigrazione che ci sta massacrando. Roma non può essere una giungla per ladri stranieri: riprendiamoci le strade, ora!
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