Studenti della scuola islamica intonano canti arabi in parrocchia
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C’è un evidente piano di islamizzazione del Veneto attraverso l’immigrazione regolare di massa. Questo piano, portato avanti dagli amministratori locali del PD, è facilitato dall’ingordigia dei cosiddetti imprenditori di Confindustria e da settori eretici della Chiesa.

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SCANDALO A CORNUDA: PRETI OSPITANO CANTI ARABI IN PARROCCHIA, TRADENDO LA NOSTRA FEDE!
È con sdegno e profondo rammarico che denunciamo l’ennesimo oltraggio perpetrato all’interno di una parrocchia italiana, trasformata in palcoscenico di una vergognosa celebrazione filo-islamica! A Cornuda, nell’oratorio Maria Immacolata, si è consumato un evento che ha ferito il cuore di ogni vero cristiano: bambini e ragazzi di una scuola di lingua araba – abbiamo le madrasse in Italia ora – hanno avuto l’ardire di esibirsi, storpiando persino l’Inno di Mameli, in un contesto che dovrebbe essere consacrato alla nostra fede e non alla propaganda di culture aliene. Questo spettacolo, svoltosi alla chiusura dell’anno scolastico 2024/2025, ha visto canti in arabo e spettacoli che nulla hanno a che fare con la nostra tradizione cattolica, sotto gli occhi compiaciuti di un clero che sembra aver smarrito ogni senso di decoro e identità.
LE BANDIERE: UNA PANTOMIMA OFFENSIVA!
Come se non bastasse, i bambini indossavano maglie con un cuore che univa i colori delle bandiere del Marocco e dell’Italia, un gesto che vuole illudere sull’integrazione ma che in realtà rappresenta un affronto alla nostra sovranità culturale e spirituale. Questa messinscena, orchestrata dall’associazione Orizzonti, ha coinvolto centinaia di persone, con il benestare di un’amministrazione comunale che ha perso ogni bussola morale. Presenti il sindaco Enrico Gallina – nomen omen -, il vicesindaco Erica Condio e altri assessori, che non solo hanno avallato questa farsa, ma hanno persino premiato gli studenti con libri in arabo e italiano, partecipando a un momento conviviale con tè alla menta e dolci marocchini. Un’immagine che grida vendetta davanti a Dio e alla nostra storia!
UN INSULTO ALLA CHIESA E ALL’ITALIA
Il sindaco Gallina ha avuto l’audacia di lodare la preservazione delle tradizioni straniere, mentre Ait Alla Lhoussaine, presidente della Federazione Regionale Islamica del Veneto, e Abdallah Khezraji, presidente del Festival Italo-Marocchino, gongolavano per il successo di questa invasione culturale. Una targa è stata persino donata all’associazione Orizzonti per il suo impegno nell’insegnamento della lingua araba, come se questo fosse un merito in un luogo sacro come una parrocchia! Intanto, mentre le autorità locali si prostrano a queste iniziative, si parla di moschee non autorizzate, con l’assessore Cisint che promette di chiudere i siti irregolari. Ma non è abbastanza: dove sono i vescovi, i parroci, i fedeli che dovrebbero alzare la voce contro questa profanazione?
Basta con queste pantomime delle bandiere e degli abbracci ipocriti! La Chiesa non è un centro culturale per esperimenti multiculturali, ma un baluardo della nostra fede e identità. Chiediamo che si ponga fine a questi tradimenti e che le nostre parrocchie tornino a essere luoghi di culto, non di spettacoli che umiliano la nostra tradizione cristiana!
Organizzato da lui:
Leader islamico organizza canti arabi in parrocchia: «Nostri figli saranno i padroni dell’Italia»
Provate a cantare l’Ave Maria alla Mecca e poi vedete che culo vi fanno in nome della fratellanza, con i pidioti che annuiscono soddisfatti…