Immigrato la trascina a terra mentre torna a casa per violentarla
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Rieti, orrore alla stazione: immigrato 40enne aggredisce e palpeggia una ragazza di 16 anni. Stop all’immigrazione incontrollata!

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Un sistema di accoglienza fallimentare trasforma le nostre città in giungle pericolose
Rieti, città simbolo di pace e serenità, è stata travolta da un crimine sconvolgente. Una ragazza di 16 anni, mentre camminava vicino alla stazione ferroviaria in tarda serata, è stata aggredita e palpeggiata da un 40enne indiano, un immigrato che ha trasformato un normale tragitto in un incubo. La giovane, terrorizzata, è riuscita a scappare e a rifugiarsi, denunciando l’accaduto alla Polizia, che ha arrestato il responsabile in viale Maraini. Questo episodio, riportato da Rieti Life il 20 maggio 2025, è l’ennesima prova di un’immigrazione fuori controllo che semina paura e violenza nelle nostre strade.
Un’aggressione che urla giustizia
I dettagli sono da brivido. La ragazza, una studentessa reatina, stava tornando a casa quando l’uomo l’ha afferrata, scaraventata a terra, tentando di baciarla e palpeggiandola. Solo la sua prontezza e il coraggio di nascondersi dietro un pullman Cotral le hanno evitato un destino peggiore. La Polizia è intervenuta, ma resta una domanda: come può un soggetto del genere circolare liberamente? La risposta sta in un sistema di accoglienza colabrodo, che permette a individui pericolosi di vagare senza controllo, mettendo a rischio la sicurezza degli italiani.
Nessun controllo efficace, nessuna verifica rigorosa sui precedenti penali, nessuna misura per prevenire la devianza. Il 40enne indiano, come tanti altri, era libero di agire nonostante un profilo che avrebbe dovuto insospettire.
Il grido di dolore della 16enne aggredita è il grido di un’intera nazione. L’immigrazione non è solidarietà: è un’invasione che porta terrore e insicurezza. Fermare gli sbarchi, proteggere gli italiani, punire i criminali: non è un’opzione, è un dovere. Basta sangue sulle nostre strade!
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