Città sotto assedio: l’invasione migratoria alimenta la criminalità, serve un blocco navale
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Firenze sotto assedio: l’invasione migratoria alimenta la criminalità, serve un blocco navale
Firenze, culla del Rinascimento, è irriconoscibile. L’immigrazione di massa, soprattutto dall’Africa e dal mondo islamico, ha trasformato la città in un focolaio di criminalità. Spaccio, furti, risse e aggressioni sono all’ordine del giorno: secondo i dati del Viminale, nel 2024 i reati commessi da stranieri a Firenze rappresentano oltre il 35% del totale, con picchi nelle zone centrali come Santa Maria Novella e San Lorenzo. Quartieri storici sono ormai enclave dove gli italiani si sentono stranieri, tra mercati abusivi e bande che dominano le strade.
La causa? Un flusso migratorio incontrollato. Lampedusa, porta d’ingresso dei clandestini, è al collasso, ma il governo continua a trasferire migliaia di irregolari in Toscana e nel resto d’Italia, senza controlli. A questo si aggiunge l’immigrazione regolare non europea, che alimenta una pressione demografica insostenibile: nel 2024, Firenze ha registrato un aumento del 15% di residenti stranieri, molti dei quali non integrati e privi di mezzi di sussistenza legali.
La situazione è fuori controllo. L’integrazione è un’illusione: la cultura autoctona fiorentina è soffocata, mentre la criminalità dilaga. Non servono più chiacchiere, ma azioni drastiche. Chiediamo: 1) l’azzeramento dell’immigrazione regolare non europea, che sta cancellando la nostra identità; 2) lo stop immediato al trasferimento di clandestini da Lampedusa al resto d’Italia; 3) un blocco navale nel Mediterraneo per fermare gli sbarchi. L’Italia non è un campo profughi. Firenze e le altre città italiane meritano di tornare sicure e italiane. È ora di agire, prima che sia troppo tardi.
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