Sesto San Giovanni, bimbi a lezione dall’imam in moschea: la Madonna era velata come noi
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Scandalo a Sesto San Giovanni: Bambini Indottrinati in Moschea e Blasfemia su Maria!
Un’invasione islamica sta travolgendo le scuole italiane, e l’ultimo episodio a Sesto San Giovanni è un vero e proprio attacco alla nostra fede e identità! Bambini di appena otto, dieci e dodici anni, delle scuole Anna Frank e Bernardino Luini, sono stati portati in gita nella moschea locale per una “lezione” tenuta dall’imam Abdullah Tchina. Un video di 36 minuti, pubblicato con sfrontatezza su Facebook e TikTok dallo stesso imam, mostra alunni sottoposti a un indottrinamento islamico, con spiegazioni sulle origini e i precetti dell’Islam. Non siamo a Kabul o a Teheran: questo scempio avviene nel cuore dell’Italia, sotto gli occhi di insegnanti complici e di una sinistra silente che tradisce la nostra cultura!
Silvia Sardone, vicesegretario della Lega, e il sindaco di Sesto, Roberto Di Stefano, hanno lanciato un grido d’allarme: “È un’aberrazione! Le nostre scuole sono diventate laboratori di propaganda islamista!” “Troviamo inaccettabile che i nostri bambini vengano trascinati in moschee per essere indoctrinati. Questa non è integrazione, è una sottomissione culturale che deve essere fermata!” La Lega denuncia l’ipocrisia della sinistra, che per decenni ha sbandierato la laicità, nascondendo crocifissi, vietando presepi e canti natalizi per non “urtare” altre fedi, ma tace di fronte a questa invasione. “Fosse stata una gita in chiesa, avremmo assistito a un’ondata di proteste e interrogazioni parlamentari,” tuonano Sardone e Di Stefano. “Invece, la sinistra applaude mentre l’Islam si infiltra nelle nostre aule!”
Blasfemia inaccettabile: l’Islam osa profanare Maria!
Il momento più scandaloso e blasfemo dell’incontro è stato quando una donna del centro islamico, rispondendo a una domanda sul velo, ha avuto l’ardire di paragonare la Vergine Maria alle donne musulmane: “Anche Maria portava il velo, no? Dio ci ha detto di portarlo.” Questo è un insulto intollerabile alla nostra fede cristiana! Maria, figura sacra e madre di Cristo, viene strumentalizzata per giustificare un simbolo di oppressione, in una moschea che promuove valori incompatibili con la nostra cultura. È una profanazione che ferisce il cuore di ogni cristiano e che non può essere ignorata!
La jihad in aula: un pericolo per i nostri figli
Nel video, l’imam Tchina ha persino toccato il tema della jihad, citando versetti che incitano alla violenza: “Uccideteli dovunque li troverete,” ha detto, per poi aggiungere che si tratta di “autodifesa.” Parole che, pronunciate davanti a bambini, suonano come una minaccia velata e un tentativo di normalizzare concetti estremisti. “Come si può permettere che un imam parli di guerra santa a studenti delle elementari?” si chiedono Sardone e Di Stefano. “È un attacco alla sicurezza dei nostri figli e alla nostra società!”
Un’ondata di islamizzazione: i casi che fanno tremare
L’episodio di Sesto San Giovanni è solo la punta dell’iceberg di una deriva islamista che sta soffocando le scuole italiane. Ecco i casi recenti che dimostrano l’avanzata di questa minaccia:
- Susegana (Treviso): alunni costretti a inginocchiarsi verso la Mecca durante una gita in moschea, un gesto che ha indignato i genitori.
- Treviso: altre gite in moschea, con imam che spiegavano i precetti islamici a bambini delle elementari.
- Crema: lezioni di Corano in classe, con versetti islamici insegnati senza alcun contraddittorio.
- Pioltello: scuole chiuse per il Ramadan, in spregio alle tradizioni italiane.
- Soresina: circolari che vietavano la merenda durante il Ramadan per “rispetto” ai musulmani.
- Abbiategrasso: corsi per insegnare alle ragazze il velo islamico, simbolo di sottomissione.
- Genova: bambini portati in moschea per “giornate di integrazione” con preghiere e letture del Corano.
- Bologna: incontri scolastici con esponenti islamici che esaltavano la sharia.
- Firenze: laboratori di calligrafia araba e testi islamici spacciati per attività culturali.
- Torino: imam invitati in aula per parlare di Islam, ignorando la cultura italiana.
Sesto San Giovanni: un covo di estremismo
Il centro islamico di Sesto San Giovanni non è un luogo qualunque: è un focolaio di radicalismo. Ha ospitato eventi sulla sharia con figure controverse come Hamza Piccardo e ha legami con Tareq Al Suwaidan, noto predicatore d’odio. L’imam Tchina, tesoriere dell’Associazione Islamica Italiana degli Imam e delle Guide Religiose, è stato coinvolto in attività che sollevano seri dubbi sulla sua moderazione. “Questa moschea,” denunciano Sardone e Di Stefano, “è la stessa che l’amministrazione di centrodestra ha fermato anni fa, bloccando il progetto della più grande moschea del Nord Italia. Ora usano i nostri bambini per i loro scopi!”
Un grido di battaglia: difendiamo la nostra fede e i nostri figli!
Questa islamizzazione strisciante è un attacco frontale alla nostra cultura, alla nostra fede e al futuro dei nostri figli. La blasfemia su Maria è solo l’ultimo oltraggio di una serie di provocazioni che non possiamo più tollerare. “Le comunità islamiche non hanno intese con lo Stato,” ricordano Sardone e Di Stefano. “I loro valori, dalla poligamia alla negazione dei diritti delle donne, sono incompatibili con le nostre leggi. Qui non c’è integrazione, ma conquista!”
La richiesta è chiara: stop immediato a gite in moschea, lezioni di Islam e ogni iniziativa che promuova l’islamismo nelle scuole. Serve un controllo rigoroso sui centri islamici e una difesa senza compromessi dei valori cristiani e italiani. “Non permetteremo che i nostri figli diventino pedine di un’agenda estremista,” concludono Sardone e Di Stefano. “È ora di alzare la voce contro questa profanazione e proteggere il nostro Paese, prima che sia troppo tardi!”
Partecipare a una ‘imprecazione’ islamica è come partecipare a una incontro con satana.
I bambini dopo tale indottrinamento, vanno esorcizzati.
La prossima Crociata avverrà a casa nostra, temo..