Consulta contro il popolo: gay potranno comprare bambini all’estero

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By V maggio 22, 2025 10:58

Consulta contro il popolo: gay potranno comprare bambini all’estero

Questo è l’effetto della delirante sentenza di un organo che non dovrebbe esistere in una democrazia. Che quindici parrucconi in toga rossa possano decidere al posto del Parlamento è altro dalla democrazia.

La Consulta e le toghe rosse si fanno beffe del popolo: basta con chi si sostituisce al Parlamento

Sentenze ideologiche su “due mamme” e “due papà” scavalcano la democrazia

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La Corte Costituzionale ha colpito ancora, e con lei le toghe rosse che si credono sovrane al posto del popolo. Con una sentenza scandalosa, la Consulta ha dichiarato incostituzionale il divieto per la “madre intenzionale” di riconoscere come proprio un figlio nato in Italia da procreazione assistita praticata all’estero. Tradotto: via libera al riconoscimento di “entrambe le mamme” per i figli di coppie lesbiche, in nome del “miglior interesse del minore” e di articoli della Costituzione (2, 3, 30) usati come scusa per imporre un’agenda ideologica. Non contenti, i giudici di Pesaro hanno rincarato la dose, autorizzando l’adozione di un bambino nato tramite utero in affitto da parte di una coppia di due uomini, nonostante la legge italiana lo consideri un “reato universale”. È il trionfo della giurisprudenza creativa, un colpo di spugna sulla volontà del Parlamento e un insulto alla democrazia.

La Consulta si erge a legislatore, scavalcando chi è eletto dai cittadini. La sentenza sulle “due mamme” non si limita a tutelare i minori, come ipocritamente sostiene, ma “sdogana l’accesso alla gestazione per altri all’estero e alla trascrizione all’anagrafe dei figli nati con tecniche di PMA e utero in affitto”, come denuncia Felice Manti. Questo mentre il governo cerca di fermare l’odiosa pratica di sfruttare il corpo delle donne per denaro. I giudici si giustificano con il “diritto all’identità personale” e al “principio del contraddittorio”, ma il vero obiettivo è chiaro: imporre un modello di famiglia che il Parlamento, espressione del popolo, non vuole.

E a Pesaro si va oltre: il Tribunale dei Minori dà il via libera a una “stepchild adoption” per un bambino nato tramite GPA negli Usa, con tanto di donatrice di ovuli e madre surrogata scelte da un catalogo. “Il minore deve essere tutelato al di là della modalità con cui è venuto al mondo”, scrivono i giudici, ignorando che la legge italiana punisce l’utero in affitto anche se praticato all’estero. La motivazione? Una “interpretazione improntata a un senso di umanità” che, guarda caso, calpesta il “senso di legalità” voluto dal legislatore. È una beffa: mentre il Parlamento cerca di proteggere le donne dallo sfruttamento e i bambini dalla mercificazione, le toghe rosse spalancano le porte a chi aggira le regole con i soldi.

Questo non è diritto, è golpe. La Consulta e i suoi complici nei tribunali si sostituiscono al Parlamento, riscrivono le leggi, decidono cosa è giusto e cosa no. Non sono giudici: sono attivisti in toga, pronti a sacrificare la sovranità popolare sull’altare del progressismo. La sentenza sulle “due mamme” segue quella su “genitore 1 e 2” al posto di “padre e madre” sui documenti, un altro schiaffo al buonsenso e alla volontà degli italiani. E ora Pesaro apre la strada ai “due papà”, fregandosene di una legge appena approvata. È un copione chiaro: ogni volta che il popolo, tramite i suoi rappresentanti, prova a mettere un freno al caos, le toghe rosse intervengono per sabotare tutto.

In una democrazia, il potere spetta a chi è eletto, non a una casta di intoccabili che risponde solo a se stessa. La Corte Costituzionale non è un guardiano della Costituzione: è un tiranno che la usa per fare politica. E i tribunali che la seguono, con la loro “giurisprudenza creativa”, non fanno che aggravare il disastro. Basta con questo sistema marcio: la Consulta va abolita, e le toghe rosse devono essere messe al loro posto. Non possono sostituirsi al Parlamento, né imporre un’ideologia che gli italiani rifiutano.

È ora di dire basta: il popolo decide, non i giudici. Vogliamo un’Italia dove le leggi le fanno gli eletti, non una cricca di togati con l’ego smisurato. Azzeriamo questa magistratura politicizzata e restituiamo la sovranità a chi la merita: i cittadini.

Consulta contro il popolo: gay potranno comprare bambini all’estero ultima modifica: 2025-05-22T10:58:57+00:00 da V
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By V maggio 22, 2025 10:58
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2 Comments

  1. Ul Gigi da Viganell maggio 22, 16:59

    E sostengono anche che le loro seghe mentali sono migliori di quelle degli altri…

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  2. Sam Rosenthal maggio 22, 17:21

    potrebbero trasferirsi nel “board field combat team” degli ukro bots a Kiev e dare ordini su come si vince contro la Russia….sai che ridere….

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