Selvazzano, Orrore Domestico: Nigeriano Picchia Moglie e Figli con una Verga – Basta Immigrazione Non Europea!
Selvazzano, 22 maggio 2025 – È un copione che si ripete, un incubo che non finisce mai! Un 41enne nigeriano, residente vicino a Selvazzano, è stato finalmente allontanato da casa e costretto a indossare un braccialetto elettronico dopo aver trasformato la sua famiglia in un campo di torture. Con una verga, ha picchiato selvaggiamente la moglie e due dei suoi figli, giustificandosi con un’agghiacciante dichiarazione: “Da noi si fa così.” Da noi? Questo non è il “noi” dell’Italia, un Paese che non può più tollerare che la violenza venga importata sotto il pretesto di tradizioni culturali! È ora di dire basta: azzeriamo l’immigrazione regolare non europea.

VERIFICA NOTIZIA
Violenza giustificata da “tradizioni”
I fatti, emersi dopo la denuncia della moglie, sono di una brutalità sconvolgente. L’uomo, che viveva con la famiglia in una casa vicino a Selvazzano, ha usato una verga per percuotere la moglie e due dei figli, infliggendo loro sofferenze fisiche e psicologiche indicibili. Le botte erano un rituale, un’abitudine che il nigeriano ha difeso con la frase “Da noi si fa così,” come se la violenza fosse un diritto culturale. La donna, stremata da anni di abusi, ha trovato il coraggio di denunciare il marito ai carabinieri, che hanno agito prontamente: l’uomo è stato allontanato dalla casa familiare e sottoposto a monitoraggio con un braccialetto elettronico per impedirgli di avvicinarsi alle vittime. Ma questo non basta a cancellare il terrore vissuto da una famiglia, né a fermare l’ondata di violenza che continua a travolgere il nostro Paese.
Un problema sistemico
Questo caso non è un’eccezione, ma parte di un disegno più ampio che vede l’Italia trasformata in un rifugio per violenti che sfruttano la nostra ospitalità. A Monselice, pochi giorni fa, un 41enne marocchino è stato arrestato per aver picchiato e umiliato la moglie per anni, anche davanti ai figli, solo perché non accettava problemi economici. A Calderara di Reno, un 46enne marocchino ha ricevuto un braccialetto elettronico per aver maltrattato e violentato la moglie, impedendole di imparare l’italiano perché il corso era frequentato da uomini. E nel Casentino, un 35enne tunisino andrà a processo per aver stuprato ripetutamente la figliastra di 8 anni, drogandola o ubriacandola, e per aver picchiato la madre e i figli con un manganello. Da Rho a Civitanova, da Modena a Verona, la lista dei crimini commessi da immigrati non europei è infinita: stupri, omicidi, rapine, aggressioni. È chiaro: l’immigrazione regolare non europea non porta integrazione, ma violenza e degrado!
Azzerare l’immigrazione non europea
L’Italia non può più essere il paradiso dei violenti che giustificano i loro crimini con tradizioni incompatibili con i nostri valori. “Da noi si fa così” non è una scusa, è una condanna! Questo nigeriano, come tanti altri, ha portato nel nostro Paese un modello di comportamento che non ha nulla a che fare con la civiltà. E mentre le famiglie italiane soffrono, lo Stato continua a permettere l’ingresso di individui che non hanno alcuna intenzione di rispettare le nostre leggi o la nostra cultura. Basta con le politiche migratorie che ci stanno distruggendo! Chiediamo l’azzeramento totale dell’immigrazione regolare non europea: stop ai permessi, stop ai ricongiungimenti familiari, stop a un sistema che importa violenza invece di sicurezza. Selvazzano non può diventare un altro teatro di guerra domestica, e l’Italia non può continuare a sacrificare le sue donne e i suoi bambini sull’altare di un multiculturalismo fallito.
Giustizia per le vittime, sicurezza per gli italiani
Il braccialetto elettronico è un primo passo, ma non è abbastanza. Questo 41enne nigeriano deve essere espulso, non monitorato! Le sue vittime – una madre e i suoi figli – meritano giustizia, non la paura che un giorno possa tornare a colpirle. E gli italiani meritano un Paese sicuro, dove non si debba temere che un vicino, un compagno, un immigrato qualunque trasformi la propria casa in un inferno. Azzerare l’immigrazione non europea non è un’opzione, è un dovere. Basta con le vergate, basta con gli stupri, basta con le giustificazioni culturali. Riprendiamoci l’Italia, prima che sia troppo tardi!
Invece da “noi” quei baluba venivano cosparsi di benzina e arsi vivi, purtroppo col passaggio alle rinnovabili la cosa non è più fattibile, difficile anche ipotizzare una sedia elettrica a energia solare: resta solo la buona vecchia corda per impiccare…