Aboliamo i ricongiungimenti familiari: i “maranza” stanno distruggendo l’Italia
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Aboliamo i ricongiungimenti familiari: i “maranza”, immigrati di seconda generazione, stanno distruggendo l’Italia!
L’Italia è al collasso, e la colpa è di un’immigrazione regolare fuori controllo, alimentata da ricongiungimenti familiari che hanno trasformato le nostre città in zone di guerra. I “maranza”, immigrati di seconda generazione, figli di famiglie arrivate legalmente, stanno seminando terrore, violenza e degrado ovunque. Dagli insulti alle ragazze italiane ai pestaggi nelle scuole, dalle rapine in pieno giorno agli stupri, i fatti parlano chiaro: i ricongiungimenti familiari sono un fallimento totale, e vanno aboliti subito! È ora che il governo di Meloni smetta di ignorare il problema e protegga gli italiani, non gli invasori!
Un’ondata di violenza senza precedenti
I “maranza”, figli di immigrati regolari, sono diventati un incubo per l’Italia. A Roma, all’Eur, il 10 maggio 2025, una baby gang di coetanei ha picchiato un 12enne per rubargli le scarpe nei pressi del centro commerciale Euroma2, lasciando la madre a implorare strategie per proteggere i figli. A Torino, un professore della scuola Zerboni è stato aggredito due volte in due settimane, il 23 maggio, da studenti minorenni che lo hanno colpito al volto e minacciato: “Nessuno può dirci cosa fare!”. La stessa scuola, nota per aver cresciuto i criminali dei Murazzi, è un covo di violenza e minacce quotidiane ai docenti. A Sant’Ilario d’Enza, il 23 maggio, tre marocchini regolari, tra i 32 e i 44 anni, hanno rapinato e picchiato un 24enne su un treno regionale, colpendolo con una bottiglia per rubargli monopattino e computer. E a Ivrea, i “maranza” terrorizzano le lavoratrici del Lidl, con aggressioni, molestie e furti, tanto che la CGIL ha denunciato un clima invivibile.
Insulti e disprezzo per gli italiani
Non è solo violenza fisica: i “maranza” mostrano un disprezzo totale per la nostra cultura. Un video su YouTube Shorts del 24 maggio 2025 (https://www.youtube.com/shorts/Hpzxy0LVG7M) mostra giovani figli di immigrati regolari insultare le ragazze italiane, definendole “tutte troie” e ridendo davanti alla telecamera. Un oltraggio che brucia, simbolo di un’integrazione fallita: queste famiglie, arrivate con i ricongiungimenti, non hanno educato i figli al rispetto, ma li hanno lasciati liberi di offendere e umiliare. Le nostre ragazze non solo subiscono aggressioni – come a Torino, dove un gambiano regolare ha violentato una 16enne – ma anche insulti pubblici che ledono la loro dignità. È intollerabile!
Il fallimento dei ricongiungimenti familiari
I ricongiungimenti familiari hanno riempito l’Italia di famiglie che non si integrano, i cui figli crescono senza regole e con un senso di superiorità che li porta a delinquere. A Bologna, nella Bolognina, un pakistano regolare ha violentato una donna in un garage; a Verbania, un gambiano con permesso di soggiorno ha molestato ragazzine fuori da scuola, evadendo due volte dai domiciliari senza conseguenze reali. A Torino, un gruppo di rom, figli di famiglie stanziate legalmente, ha aggredito una 14enne per aver lasciato un fidanzato rom. E la CGIL, che promuove la cittadinanza facile per questi “maranza”, si lamenta poi delle loro violenze contro le lavoratrici del Lidl: un’ipocrisia sconcertante! Questi giovani, spesso nati o cresciuti qui grazie ai ricongiungimenti, non vedono l’Italia come casa, ma come un terreno da conquistare con la violenza.
Un governo complice del caos
Il governo di Meloni è un disastro: non solo non ferma l’immigrazione clandestina – con oltre 269.898 arrivi nel 2025, 300 al giorno – ma permette che i ricongiungimenti familiari continuino a portare famiglie che non si integrano. I permessi di soggiorno vengono concessi senza criteri e i quartieri multietnici come il Corvetto sono fuori controllo. Le scuole come la Zerboni, i treni come quello di Sant’Ilario, i centri commerciali come Euroma2: non c’è più un luogo sicuro. I ricongiungimenti familiari non sono un diritto, ma una condanna per gli italiani, costretti a vivere nel terrore di baby gang, stupratori e teppisti. Per fortuna, almeno, ci sono i pali dei semafori.
Aboliamo i ricongiungimenti familiari, ora!
I ricongiungimenti familiari vanno aboliti immediatamente! Non possiamo più permettere che famiglie incapaci di integrarsi portino in Italia figli che diventano criminali. Serve un blocco totale dell’immigrazione regolare non europea, la revoca dei permessi di soggiorno per le famiglie di questi delinquenti e rimpatri rapidi. Le nostre ragazze meritano rispetto, non insulti; i nostri figli sicurezza, non pestaggi; i nostri professori dignità, non aggressioni.
Meloni, smetti di dormire: abolisci i ricongiungimenti familiari, chiudi le frontiere e proteggi gli italiani! L’Italia non può più tollerare questo scempio: o agiamo ora, o il nostro Paese sarà perso per sempre. Basta con il buonismo: fuori subito!
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