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Verbania, giustizia beffata: il 30enne gambiano molesta ragazzine, evade dai domiciliari e resta impunito!

L’Italia è un Paese alla deriva, dove i criminali stranieri dettano legge e la giustizia si inchina al buonismo. A Verbania, un 30enne gambiano, arrestato il 29 aprile 2025 per aver molestato e tentato di baciare ragazzine delle medie all’uscita della scuola Quasimodo di Intra, continua a farsi beffe delle autorità. Dopo essere stato messo ai domiciliari a Trobaso, l’uomo – che aveva terrorizzato le giovani vittime, baciandone una di 11 anni sul volto – ha evaso la misura cautelare non una, ma due volte! E cosa fa la giustizia italiana? Il 14 maggio, il giudice Beatrice Alesci ha convalidato nuovamente i domiciliari, come se niente fosse. È uno schiaffo alle vittime, ai cittadini e al buonsenso: questo predatore è libero di colpire ancora, mentre Verbania e l’Italia intera affondano sotto l’invasione di delinquenti!

Un crimine che grida vendetta

Il 29 aprile il gambiano ha avvicinato un gruppo di studentesse appena uscite da scuola. Ha tentato di abbracciarle, ha chiesto numeri di telefono e, nonostante il rifiuto di una ragazzina di 11 anni, l’ha baciata sul volto. Solo grazie al coraggio di un compagno di 12 anni, che ha chiamato il 112, gli agenti della Questura di Verbania sono intervenuti, arrestandolo per violenza sessuale aggravata. Le vittime, traumatizzate, hanno denunciato in Questura, ma la misura applicata – i domiciliari – è stata una farsa. Il 12 maggio, i carabinieri lo hanno trovato a spasso per le strade, ben oltre l’orario consentito (dalle 9 alle 11). Arrestato per evasione, è stato riportato ai domiciliari. E due giorni prima, il 9 maggio, era già stato denunciato per lo stesso motivo. Ma il tribunale, invece di mandarlo in carcere o espellerlo, ha confermato la misura blanda. Che giustizia è questa?
Un sistema che protegge i criminali
Questo gambiano, con un permesso di soggiorno in scadenza, è il simbolo di un’Italia che accoglie e protegge i delinquenti. Non è un caso isolato: a Torino, un 27enne gambiano ha violentato una 16enne; a Bologna, un pakistano ha stuprato una donna; a Ivrea, i “maranza” terrorizzano i lavoratori del Lidl. Nel 2025, 269.898 clandestini sono sbarcati, 300 al giorno, e molti di loro, ospitati in centri di accoglienza, delinquono impuniti. Il governo di Piantedosi è un disastro: il blocco navale promesso è una chimera, il progetto Albania un fallimento (solo 28 trasferiti contro centinaia di arrivi giornalieri), e i rimpatri un miraggio. A Verbania, i consiglieri di Forza Italia Mirella Cristina e Samuele D’Alessandro chiedono più telecamere e pattuglie, ma il sindaco Albertella tace, e il governo centrale dorme. Intanto, le nostre figlie non sono al sicuro nemmeno fuori da scuola!
Basta con questo scempio!
Con 300 clandestini al giorno e un sistema giudiziario che coccola i criminali, l’Italia è al capolinea. Questo gambiano non doveva nemmeno essere qui: dopo il primo crimine, andava espulso immediatamente, non messo ai domiciliari come un ospite d’onore! E dopo due evasioni, merita il carcere, non un buffetto. Basta con i porti aperti e le ong che traghettano delinquenti! Servono frontiere sigillate, rimpatri di massa e pene severe per chi osa toccare le nostre ragazze. Piantedosi, svegliati: la pazienza degli italiani è finita! Se non agisci ora, le strade di Verbania e di tutta Italia diventeranno un far west, e le vittime saranno sempre i nostri figli. È ora di dire basta: espelliamoli tutti, o sarà la fine!