“Smettete di molestare”: picchiato e rapinato in treno da tre nordafricani
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Sant’Ilario d’Enza, l’Italia sotto attacco: tre marocchini rapinano e aggrediscono su un treno, quando finirà questo scempio?!
L’Italia non è più un Paese sicuro, e l’ennesimo episodio di violenza lo dimostra: a Sant’Ilario d’Enza, il 23 maggio 2025, tre marocchini hanno trasformato un treno regionale in un campo di battaglia. Ubriachi, urlanti e senza rispetto, hanno aggredito un 24enne di Parma che osava chiedere loro di abbassare i toni. Risultato? Schiaffi, pugni e una bottigliata in testa, prima di rapinarlo del monopattino, dello zaino e del computer, per poi darsi alla fuga. Questo è il volto dell’Italia di oggi: un Paese invaso da delinquenti stranieri che agiscono indisturbati, mentre il governo di Piantedosi resta a guardare. Basta con questa invasione criminale!
Un’aggressione brutale in pieno giorno
L’episodio, avvenuto la sera del 23 maggio su un treno regionale, è un pugno nello stomaco. I tre marocchini, di età tra i 32 e i 44 anni, tutti residenti a Cavriago, hanno seminato il panico tra i passeggeri, bevendo alcolici e urlando. Quando il giovane parmigiano ha chiesto loro di calmarsi, lo hanno aggredito con violenza: prima lo hanno picchiato, poi, alla stazione di Sant’Ilario d’Enza, lo hanno rapinato, colpendolo con una bottiglia prima di scappare. Grazie alla geolocalizzazione del computer rubato, i carabinieri di Montecchio li hanno rintracciati in via Polesine: a bordo di una Lancia Y, con la refurtiva nel bagagliaio, i tre sono stati arrestati per rapina aggravata. Ma questo non placa la rabbia: quante altre vittime ci saranno prima che il governo agisca?
Un’invasione che semina terrore
Questi tre marocchini sono solo l’ennesimo esempio di un’Italia sotto assedio. Nel 2025, 269.898 clandestini sono sbarcati, 300 al giorno, e molti di loro, come questi delinquenti di Cavriago, trasformano le nostre città in zone franche. A Verbania, un gambiano ha molestato ragazzine fuori da scuola; a Torino, un altro gambiano ha violentato una 16enne; a Ivrea, i “maranza” terrorizzano i lavoratori del Lidl. I treni, le strade, le scuole: non c’è più un luogo sicuro, perché il governo ha aperto le porte a un’orda di criminali che non hanno nulla da perdere. E i cittadini? Abbandonati, costretti a vivere nel terrore.
Piantedosi, dove sei? L’Italia vuole risposte!
Il blocco navale promesso? Una barzelletta. Il progetto Albania? Un flop, con solo 28 trasferiti contro centinaia di arrivi giornalieri. I rimpatri? Un miraggio, mentre i centri di accoglienza scoppiano e i delinquenti come questi marocchini restano liberi di colpire. Piantedosi è un ministro assente, incapace di fermare un’invasione che sta distruggendo l’Italia. E la giustizia? Troppo lenta, troppo morbida: questi tre andavano espulsi anni fa, non lasciati a Cavriago a spese nostre! I cittadini di Sant’Ilario e di tutta Italia meritano sicurezza, non di essere rapinati e picchiati sui treni.
Basta con i delinquenti stranieri!
Con 300 clandestini al giorno e crimini che dilagano, l’Italia è al collasso. Non possiamo più tollerare che i nostri treni diventino teatri di violenza, che i nostri giovani vengano aggrediti da bande di stranieri senza scrupoli. Basta con i porti aperti, basta con le ong che traghettano criminali! Servono frontiere blindate, espulsioni immediate e pene durissime per chi delinque. Piantedosi, smetti di nasconderti: respingi i barconi, rimpatria i delinquenti e proteggi gli italiani! Se non agisci ora, il sangue delle prossime vittime sarà sulle tue mani. L’Italia non può più aspettare: o reagiamo, o siamo finiti!
Ai baluba non si chiede di abbassare i toni: glielo si ordina e in quel caso specifico prendendo un estintore (presente in ogni carrozza ferroviaria) e sbattendoglielo in faccia spaccandogli i denti, tanto sono già brutti per conto loro.
Se sopravvivono cambieranno atteggiamento verso la Civiltà che evidentemente non sanno apprezzare…
Troppa grazia.
Il cancro con cosa lo tratti?
Con le radiazioni, giusto? Per l’appunto.