Prato, 18enne Italiano in Coma: l’Ennesima Vittima di un Immigrato Violento – Basta con l’Immigrazione Incontrollata!
Prato, 25 maggio 2025 – È un’ennesima tragedia che grida vendetta e che dimostra, ancora una volta, il fallimento totale delle politiche migratorie italiane! Un ragazzo italiano di 18 anni, residente a Campi Bisenzio, si trova in coma farmacologico dopo essere stato brutalmente aggredito da un uomo di origine straniera nella tarda serata di sabato 24 maggio, intorno alle 23:00, in piazza Buonamici, nel cuore di Prato. Un pugno vigliacco al volto, sferrato senza motivo apparente, ha fatto perdere l’equilibrio al giovane, che è caduto violentemente sui gradini della piazza, battendo la testa. Ora lotta tra la vita e la morte, mentre l’aggressore, un immigrato codardo, è fuggito, lasciando dietro di sé una scia di dolore e rabbia. Basta con questa invasione che sta distruggendo le nostre città e mettendo in pericolo i nostri figli!
Un’aggressione brutale davanti alla fidanzata
Il giovane, che stava trascorrendo una serata con la sua fidanzata 17enne e un’altra ragazza, non ha avuto scampo. Secondo le prime ricostruzioni, l’immigrato si è avvicinato e, senza alcun motivo apparente, ha colpito il 18enne con un pugno al volto. Il ragazzo, colto di sorpresa, ha perso l’equilibrio ed è caduto all’indietro, battendo la testa sui gradini della piazza. Le sue condizioni sono apparse subito gravissime: trasportato d’urgenza in ospedale, è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico e ora si trova in coma farmacologico, con i medici che non sciolgono la prognosi. La fidanzata, testimone impotente dell’aggressione, è sotto shock, mentre la sua testimonianza, insieme a quella dell’altra ragazza presente, sarà fondamentale per le indagini condotte dalla Squadra Mobile della Questura di Prato, sotto la direzione della Procura.
Un copione che si ripete: immigrati violenti e impuniti
Questo episodio non è un caso isolato, ma l’ennesima prova di un’Italia sotto assedio da parte di immigrati che portano solo violenza e degrado. A Monza, appena ieri, una 15enne è stata molestata e aggredita da un 17enne di origine africana alla stazione; a Perugia, tre tredicenni sono stati rapinati e schiaffeggiati da una baby gang al Quasar; a Paternò, un 25enne straniero ha molestato sei donne; nel Casentino, un tunisino è accusato di aver stuprato una bambina di 8 anni; a Nettuno, un albanese di 38 anni è morto fuggendo dalla polizia con 25 chili di cocaina. E ora, a Prato, un altro giovane italiano rischia la vita “grazie” al solito immigrato che, come sempre, si è dato alla fuga, contando sull’impunità che questo sistema marcio continua a garantirgli. È una sequenza infinita di crimini che non possiamo più tollerare!
Un sistema che protegge i delinquenti
La Procura di Prato ha aperto un’indagine, ma l’aggressore è ancora a piede libero, probabilmente nascosto da una rete di complicità che rende impossibile rintracciarlo. Gli inquirenti chiedono ai testimoni di farsi avanti, ma il problema è a monte: perché questo immigrato era ancora in Italia? Perché un individuo capace di tale violenza non era già stato espulso? Le politiche migratorie italiane sono un disastro: accolgono chiunque, senza controlli, e lasciano che i nostri giovani paghino il prezzo di questa follia. Un ragazzo di 18 anni, con tutta la vita davanti, è in coma, e la sua famiglia è distrutta, mentre il responsabile è libero di continuare a seminare terrore. È un’ingiustizia che urla al cielo!
Basta con l’immigrazione: riprendiamoci la nostra sicurezza!
È ora di dire basta! Non possiamo più permettere che i nostri figli vengano aggrediti, picchiati, lasciati in fin di vita da immigrati che non hanno alcun diritto di stare qui. L’Italia non è un rifugio per delinquenti, non è una terra di conquista per chi vuole imporci la legge della giungla! Serve una politica di tolleranza zero: espulsioni immediate per tutti gli stranieri che commettono reati, chiusura delle frontiere, stop ai ricongiungimenti familiari che continuano a portare in Italia individui pericolosi. Prato, Monza, Perugia: ogni città italiana è diventata un campo di battaglia, e i nostri giovani sono le vittime di un’immigrazione incontrollata che ci sta distruggendo. È ora di riprenderci la nostra sicurezza, di proteggere i nostri figli, di dire basta a questa invasione che sta spezzando il futuro dell’Italia!
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