Ferrara: mafia nigeriana, condanne confermate – il PD ha coperto tutto per anni

La Cassazione ha confermato le condanne per 13 membri del clan mafioso nigeriano “Arobaga Vikings”, infliggendo pene per un totale di oltre 100 anni, segnando un duro colpo alla mafia nigeriana che aveva fatto di Ferrara il suo quartier generale. Ma il vero scandalo emerge dalle parole del sindaco Alan Fabbri: “Per anni, il PD, che al tempo governava la città, ha negato che la mafia nigeriana esistesse, parlando di percezioni soggettive e lasciando che, nel nostro territorio, il clan si radicasse a tal punto da far diventare Ferrara il suo quartier generale”. È l’ennesima prova che l’immigrazione, protetta da politiche buoniste, ha trasformato le nostre città in roccaforti criminali, e il PD ne porta la responsabilità.

Ieri, 27 maggio, la Cassazione ha rigettato i ricorsi dei 13 membri degli Arobaga Vikings, confermando le condanne per reati che includono spaccio, estorsione e violenze. Il clan, guidato da Emmanuel Okenwa, noto come Dj Boogie, operava con una ferocia senza precedenti, controllando il traffico di droga e terrorizzando i quartieri di Ferrara. Ma ciò che lascia sgomenti è che Okenwa, capo di questa organizzazione criminale, avesse partecipato alla “festa della legalità” organizzata dal Comune sotto la guida del sindaco PD Tiziano Tagliani. Mentre il PD celebrava l’integrazione, i nigeriani costruivano un impero criminale sotto i loro occhi, con il partito che negava l’evidenza, liquidando le denunce dei cittadini come “percezioni soggettive”.

Basta con questa follia: espulsioni di massa, chiusura dei confini, azzeramento dell’immigrazione regolare non europea. Ferrara non può essere un altro mattatoio: svegliamoci, o l’Italia sarà persa!