Italia invasa: il piano islamico per sostituirci entro il 2040

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By V maggio 27, 2025 22:57

Italia invasa: il piano islamico per sostituirci entro il 2040






L’Italia invasa: il piano islamico per sostituirci entro il 2040


L’Italia invasa: il piano islamico per sostituirci entro il 2040

L’Italia è sotto attacco, e il nemico è già dentro le nostre mura. La nostra patria, culla della civiltà occidentale, sta diventando una terra straniera, colonizzata da un’invasione islamica che usa l’immigrazione e la natalità come armi letali. Le previsioni sono agghiaccianti: entro il 2040, gli italiani saranno minoranza nel loro stesso Paese, schiacciati da milioni di musulmani che, grazie a ricongiungimenti familiari e decreti flussi, stanno conquistando le nostre città. Da Milano a Mazara del Vallo, i nostri figli parlano arabo, le nostre scuole sono invase, e politici traditori come quelli del PD e persino del governo Meloni spalancano le porte a questo genocidio demografico. È ora di gridare: fermiamo l’invasione, o l’Italia sarà perduta!

Un’invasione pianificata: i numeri dell’apocalisse

I numeri non mentono, e sono terrificanti. Secondo il Pew Research Center, senza nuova immigrazione, la popolazione musulmana in Italia raggiungerebbe i 4,3 milioni entro il 2050, il 10% della popolazione. Con un’immigrazione media, salirà a 7 milioni, quasi il 20%. Ma con flussi alti, come quelli previsti dal Piano Meloni che accoglierà 250.000 immigrati l’anno, si arriverà a 8,2 milioni, oltre il 20%. E questo è solo l’inizio: includendo i ricongiungimenti familiari, che portano mogli e figli, il numero potrebbe raddoppiare. Parliamo di 20 milioni di musulmani su 54 milioni di abitanti entro il 2050, con italiani ridotti a un terzo della popolazione. E prima, entro il 2040, saremo già minoranza. Questo non è un futuro ipotetico: è il piano criminale che si sta realizzando sotto i nostri occhi.

L’Istat lo certifica: gli italiani muoiono, gli immigrati aumentano. Da 2.000 musulmani nel 1970, oggi sono oltre 2 milioni. A Milano, il 25% dei residenti è straniero, e in periferie come Corvetto gli immigrati sono l’80% nelle scuole. L’Istituto Fabio Filzi è un simbolo di questa disfatta: su 26 bambini in una classe, 22 sono stranieri o figli di immigrati. I genitori italiani fuggono, e persino quelli sudamericani si allarmano quando i loro figli tornano a casa parlando arabo. Questo non è multiculturalismo: è sostituzione etnica.

Ricongiungimenti familiari: l’arma del jihad demografico

Il cuore di questa invasione è l’immigrazione regolare, con i ricongiungimenti familiari come arma principale. Un immigrato arriva, e subito porta moglie e figli, che a loro volta generano altri figli. Questi “nuovi italiani”, come li chiama l’Istat, sono 1,47 milioni, e il numero è sottostimato. Ogni famiglia musulmana, con tassi di natalità più alti dei nostri, è una fabbrica di futuri elettori per partiti che promuovono la Sharia, come quello che potrebbe nascere da figure come Soumahoro, un extracomunitario che, seduto in Parlamento, fa gli interessi degli invasori. I decreti flussi, che aprono le porte a centinaia di migliaia di lavoratori stranieri, completano il disastro, trasformando l’Italia in una colonia islamica.

Le nostre città sono già irriconoscibili. A Milano, Torino, Verona, gli autoctoni sono minoranza in interi quartieri. Mazara del Vallo è un’avanguardia dell’islamizzazione, con moschee e veli ovunque. Le parole del ministro Lollobrigida sulla sostituzione etnica non sono un’esagerazione: sono un eufemismo. Basta camminare per strada per vedere la verità: i nostri figli sono accerchiati, le nostre scuole invase, la nostra cultura soffocata.

Una classe politica criminale e traditrice

Siamo governati da una classe politica genocida. Il PD ha dichiarato apertamente di voler sostituire gli italiani, promuovendo un’Italia multiculturale che è solo un eufemismo per islamizzata. Ogni anno, 250.000 nuovi stranieri, quasi tutti musulmani, si aggiungono ai milioni già presenti, portando con sé famiglie che cambieranno per sempre la demografia del nostro Paese.

Nel frattempo, gli invasori si organizzano. Con l’8% della popolazione già musulmana, un partito islamico potrebbe imporre la sua visione alla coalizione di governo, come già accade in altri Paesi europei e come abbiamo iniziato a vedere a Monfalcone. Immaginate un’Italia dove la Sharia diventa legge, dove le donne sono costrette a velarsi, dove le nostre chiese sono trasformate in moschee. Questo è il futuro che ci aspetta se non agiamo ora.

La terza guerra mondiale è demografica

Non è una metafora: la terza guerra mondiale è demografica, e l’Italia la sta perdendo. Anche senza nuova immigrazione, la natalità musulmana e la denatalità italiana porteranno al raddoppio della popolazione islamica entro il 2050. Ma con i ritmi attuali, il disastro arriverà molto prima. Le scuole senza italiani, come l’Istituto Fabio Filzi, sono solo l’inizio. I nostri figli cresceranno in un Paese dove l’arabo è la lingua dominante, dove la cultura islamica soffoca la nostra eredità cristiana. Questo è il vero genocidio: non un’invasione armata, ma una sostituzione silenziosa che ci renderà stranieri in casa nostra.

Le città dove gli immigrati sono già maggioranza, come alcune zone di Milano o Prato, sono un monito. I nostri quartieri, un tempo vivaci e italiani, sono ora enclave straniere, dove la criminalità e la disintegrazione regnano sovrane. I genitori italiani scappano, ma non c’è più dove rifugiarsi: l’invasione è ovunque.

Fermare l’invasione: un piano per la sopravvivenza

L’Italia non può arrendersi. Per salvare la nostra patria, dobbiamo agire con urgenza e senza compromessi:

  • Blocco totale dell’immigrazione musulmana: nessun nuovo ingresso, né regolare né irregolare.
  • Abolizione dei ricongiungimenti familiari: chi arriva lavora e torna a casa, senza portare famiglie che colonizzano il nostro suolo.
  • Piano di rimpatrio: gli immigrati musulmani già presenti devono essere rimandati nei loro Paesi d’origine.
  • Incentivi alla natalità italiana: sostenere le famiglie autoctone per invertire il declino demografico.
  • Ripristino dello ius sanguinis integrale: la cittadinanza solo per chi è italiano di sangue.

Non possiamo permettere che i nostri figli crescano in un’Italia islamizzata, dove la Sharia detta legge e la nostra cultura è un ricordo. Ogni immigrato che entra, ogni figlio che nasce da loro, è un passo verso la nostra estinzione. Dobbiamo fermarli, costi quel che costi. Il governo Meloni deve scegliere: stare con gli italiani o con gli invasori. E noi, popolo italiano, dobbiamo alzarci e difendere la nostra terra.

Un grido d’allarme: l’Italia è nostra

Non c’è più tempo. L’invasione islamica è una realtà, e i numeri parlano chiaro: entro il 2040, gli italiani saranno minoranza. Le nostre città, le nostre scuole, le nostre strade sono già sotto assedio. Non possiamo lasciare che figure come Soumahoro, sedute in Parlamento, o partiti islamici decidano il nostro futuro. Non possiamo accettare che i nostri figli tornino a casa parlando arabo, che le nostre chiese diventino moschee, che la nostra identità sia cancellata. L’Italia è nostra, e dobbiamo riprendercela. Blocchiamo l’immigrazione, rimpatriamo gli invasori, salviamo la nostra patria. Ora o mai più!


Italia invasa: il piano islamico per sostituirci entro il 2040 ultima modifica: 2025-05-27T22:57:36+00:00 da V
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By V maggio 27, 2025 22:57
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1 Comment

  1. xx maggio 28, 07:05

    Ringraziamo anche la Lega…

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