Forlì: Taharrush Gamea, nordafricani islamici molestano una 15enne su un bus – le nostre donne non sono più al sicuro!

Un episodio sconvolgente scuote Forlì: una gang di nordafricani islamici ha accerchiato, molestato e palpeggiato una ragazza italiana di 15 anni su un autobus, in pieno giorno, praticando il famigerato “Taharrush Gamea”, un rituale di violenza sessuale collettiva di origine araba. Un 19enne clandestino è stato condannato a 5 anni e 8 mesi di reclusione, tre nordafricani minorenni sono a processo presso il tribunale minorile, ma altri due complici non sono ancora stati identificati. È l’ennesima prova che gli immigrati islamici stanno trasformando le nostre città in zone di guerra, dove le nostre ragazze e donne non sono più al sicuro, e lo Stato continua a fallire nel proteggerle.

L’aggressione è avvenuta su un bus di linea a Forlì: la giovane, sola e indifesa, è stata circondata da un gruppo di nordafricani che l’hanno molestata e palpeggiata, seguendo le modalità del Taharrush Gamea, un’usanza barbara che consiste nell’accerchiare una donna in gruppo per abusarne in pubblico. Questo fenomeno, nato in Egitto e diffusosi in Europa, è diventato un simbolo del disprezzo verso le donne occidentali da parte di immigrati islamici che non si integrano e vedono nella nostra libertà una minaccia. La condanna del 19enne clandestino a 5 anni e 8 mesi è una magra consolazione: altri due responsabili sono ancora a piede libero, e i tre minorenni al processo potrebbero cavarsela con pene leggere. A Salerno, uno straniero ha tentato di violentare una minorenne in via Gelso; a Roma, un egiziano ha abusato per anni delle sue figlie; a Catania, sette egiziani hanno stuprato una 13enne.

A Milano tre anni senza risultati per gli stupratori di Capodanno a Piazza Duomo. Intanto, “Articolo 52”, che organizza ronde anti-maranza, viene indagato in pochi giorni.

È un’ipocrisia schifosa: le autorità proteggono i criminali islamici, lasciando le nostre donne in pericolo. Basta con questa follia: espulsioni di massa, chiusura dei confini, azzeramento dell’immigrazione regolare non europea. L’Italia non può essere lo stuprificio dei musu