Torino: Barriera di Milano ostaggio della criminalità sudamericana – l’Italia non può più tollerare questa invasione!

Barriera di Milano, un tempo quartiere operaio simbolo di Torino, è ormai ostaggio della criminalità d’importazione: ieri sera, 28 maggio, in via Bra, due gruppi di sudamericani si sono affrontati in una maxirissa con coltelli e mazze chiodate, mentre altri, a bordo di auto, cercavano di investire i rivali. Il bilancio è drammatico: tre feriti, due in fin di vita, e testimoni sotto shock che descrivono la scena come “un bagno di sangue”. È l’ennesima prova che l’immigrazione incontrollata ha trasformato le nostre città in zone di guerra, dove bande di immigrati seminano terrore senza che lo Stato faccia nulla di concreto per fermarle.

L’episodio è avvenuto alle 20:40: tre uomini di origine peruviana, armati di coltelli e un bastone chiodato, hanno aggredito altri tre connazionali, lasciando uno di loro in condizioni gravissime. Non è un caso isolato: il 22 maggio, in Barriera, un nigeriano ha tentato di rapinare un connazionale con un coltello alla stazione Rebaudengo, mentre il 3 maggio, in via Monte Rosa, un 19enne ivoriano, Mamoud Diane, è stato ucciso con una coltellata alla schiena. Barriera di Milano è diventata un campo di battaglia: “La comunità vuole ribellarsi a una quotidianità fatta di spaccio e criminalità diffusa”, hanno dichiarato due ragazze durante una veglia per Diane, ma le istituzioni continuano a fallire.

Dal 2022, 251.209 clandestini sono sbarcati, e i “regolari” si moltiplicano, spesso grazie a politiche permissive che permettono a criminali sudamericani e di altre nazionalità di mettere radici. Lo Stato è cieco: sei mesi per il bus 80, tre anni senza risultati per gli stupratori di Capodanno a Piazza Duomo. Intanto, “Articolo 52”, che organizza ronde anti-maranza, viene indagato in pochi giorni.

È un’ipocrisia schifosa: lo Stato lascia che bande sudamericane trasformino i nostri quartieri in mattatoi, mentre perseguita chi si ribella. Basta con questa follia: espulsioni di massa, chiusura dei confini, azzeramento dell’immigrazione regolare non europea. Barriera di Milano non può essere un altro mattatoio: svegliamoci, o l’Italia sarà persa!