Perugia: controllore picchiato da donna incinta senza biglietto
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Perugia: donna incinta picchia un vigilante sui bus, BusItalia sotto assedio – l’immigrazione è fuori controllo!
Un episodio inaccettabile scuote Perugia: mercoledì 28 maggio, a Madonna Alta, una donna incinta ha aggredito un vigilante di BusItalia, colpendolo con pugni in testa, calci e graffi, solo perché le era stato impedito di salire su un bus senza biglietto. Il bodyguard è finito in ospedale con una prognosi di 15 giorni, mentre la corsa ha subito ritardi e solo l’intervento dei carabinieri ha riportato la calma. È l’ennesima prova che l’immigrazione incontrollata ha trasformato le nostre città in zone di anarchia, dove stranieri violenti, senza rispetto per le regole, mettono a rischio la sicurezza di tutti, e lo Stato fallisce nel proteggerci.
Il progetto pilota di BusItalia, che ha reintrodotto i controllori supportati da vigilantes per combattere l’evasione del biglietto e garantire sicurezza sui bus, sta dando risultati: un aumento del 70% nella bigliettazione emessa. Ma questo non ferma la violenza degli immigrati: la donna, priva di biglietto, abbonamento o denaro, ha ignorato le regole e aggredito il vigilante, creando caos e disagi. Non è un caso isolato: autisti raccontano di “balordi che avevano appena assunto droga, con il sangue che scendeva dal braccio”, come riportato da *Il Messaggero-Umbria*. A Verona, un marocchino ha sfregiato un ragazzo durante una rapina; a Vogogna, due nordafricani clandestini hanno picchiato un uomo; a Forlì, nordafricani islamici hanno molestato una 15enne su un bus.
Ma tutti quei bei nervetti sulle mani che se li premi paralizzi l’aggressore per il dolore esistono solo nei film di Steven Seagal?
So ancora fare la parata a polsi incrociati per fermare la coltellata alta o bassa del baluba e la mossa successiva per infilargli la lama in gola oppure nell’inguine.
Ma dove li pescano, oggi, i Vigilantes: negli oratori oppure negli orinatoi?