Related Articles

• Rete organizzata per diffondere l’islam comprando chiese da trasformare in moschee 0 21.Mag
• Ragazze seguite e molestate a Ferrara: “Siete putta*e”, “Se vi voltate vi sgozziamo” – VIDEO 1 13.Mag
• Articolo 52, italiano insegue scippatore africano di anziana 1 07.Apr

A Bologna, la criminalità legata all’immigrazione irregolare è una realtà che non può più essere ignorata. I dati del Ministero dell’Interno parlano chiaro: nel 2024, il 47% delle persone denunciate o arrestate nella città metropolitana erano stranieri, con un aumento del 7,5% rispetto all’anno precedente. Furti, rapine, spaccio e violenze, spesso commessi da irregolari, alimentano l’insicurezza, soprattutto in aree come piazza XX Settembre e il centro storico. La Questura ha espulso 21 irregolari in due mesi nel 2024, molti con precedenti per reati gravi, ma questo non basta. L’immigrazione clandestina, che drena risorse e destabilizza i quartieri, va fermata con politiche di tolleranza zero: rimpatri immediati e controlli serrati, senza alibi o giustificazioni. La sicurezza dei cittadini deve essere la priorità assoluta.

La percezione di insicurezza a Bologna non è un’invenzione, ma il riflesso di una città sotto pressione. Le statistiche confermano che gli stranieri irregolari, pur rappresentando meno dell’1% della popolazione, sono responsabili di circa il 28% dei reati, con un’incidenza del 44% nelle violenze sessuali nei primi nove mesi del 2024. Questi numeri, riportati dal sociologo Luca Ricolfi, smentiscono chi minimizza il problema.

Servono misure drastiche: blocco dei flussi migratori, espulsioni rapide per chi delinque e pene severe, senza sconti. Le istituzioni, dal sindaco Lepore al governo, devono agire con decisione, smettendo di cedere a narrazioni che giustificano l’illegalità.

I cittadini di Bologna meritano di vivere senza paura. La città, sesta nella classifica della criminalità del Sole 24 Ore 2024, non può permettersi ulteriori ritardi. Serve soprattutto l’azzeramento dell’immigrazione regolare non europea a livello nazionale e lo stop alle case popolari agli stranieri a livello locale.