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Una rete eversiva di magistrati ideologicamente corrotti mira all’abolizione dei confini nazionali a botte di sentenze e persecuzioni delle poche voci libere: associazioni finanziate da Soros e magistrati nominati dalla sinistra giudiziaria vogliono destrutturare le nazioni e creare un governo globale senza controllo democratico nelle mani di una oligarchia plutocratica.

Aveva ragione Salvini: i tunisini erano una famiglia di spacciatori

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By V maggio 31, 2025 14:05

Aveva ragione Salvini: i tunisini erano una famiglia di spacciatori

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Bologna e Piacenza, lo Stato è un disastro: spacciatori e assassini liberi


Bologna e Piacenza, lo Stato è un disastro: spacciatori e assassini liberi, i cittadini abbandonati!

Bologna, 31 maggio 2025 – È uno scandalo vergognoso che fa ribollire il sangue! La Corte di Cassazione ha finalmente confermato le condanne per spaccio di droga contro la famiglia Labidi, una banda di origine tunisina che per anni ha infestato la zona Pilastro a Bologna, trasformandola in un mercato della droga. Ma mentre la giustizia arriva tardi, lo Stato italiano dimostra ancora una volta la sua totale incapacità di tenere i criminali sotto controllo, lasciando liberi spacciatori e persino chi tenta di uccidere i nostri poliziotti, come Hamsa El Masskini a Piacenza! Questo non è uno Stato: è un’entità molle e complice, che abbandona i cittadini al terrore e premia i delinquenti stranieri!

Labidi: spacciatori liberi per anni, lo Stato dorme

La famiglia Labidi, di origine tunisina, era nota a tutti nel quartiere Pilastro come un covo di spacciatori. Già nel 2020, Matteo Salvini, durante la campagna elettorale per le Regionali, citofonò al loro appartamento chiedendo: “Scusi, lei spaccia?”, scatenando polemiche. La sinistra lo accusò di razzismo, ma i fatti hanno dato ragione a lui: la Cassazione ha confermato le condanne per associazione dedita al narcotraffico, con un’indagine partita dall’omicidio di Nicola Rinaldi nel 2019. Il padre è in carcere, la madre a piede libero, un figlio con obbligo di dimora, un altro latitante. Ma la domanda che brucia è: perché ci sono voluti anni per arrivare a questa condanna? Perché lo Stato ha permesso a questi criminali di continuare a spacciare indisturbati, avvelenando i nostri quartieri, mentre i cittadini onesti vivevano nel terrore? La risposta è chiara: lo Stato italiano è un fallimento totale, incapace di proteggere chi lavora e paga le tasse, lasciando i delinquenti stranieri liberi di fare quello che vogliono!

El Masskini: tenta di uccidere un poliziotto, lo Stato lo lascia libero

E non è tutto. A Piacenza, Hamsa El Masskini, un 28enne marocchino, ha travolto un agente di polizia con un’auto della polizia, rischiando di ucciderlo, per poi schiantarsi contro un palazzo dopo una fuga folle. Un crimine gravissimo, un attacco diretto a chi ci protegge. E cosa ha fatto lo Stato? Lo ha lasciato libero! El Masskini ha patteggiato una pena di 4 anni e 5 mesi, ma avendo già scontato 9 mesi ai domiciliari – come se fosse in vacanza! – il residuo è sceso sotto i 4 anni, e ora è fuori, a piede libero, pronto a colpire ancora. Questo è un insulto agli agenti che rischiano la vita ogni giorno, un insulto a ogni cittadino che chiede sicurezza! Lo Stato non solo non tiene i criminali in carcere, ma li coccola con domiciliari e patteggiamenti, dimostrando un’incapacità criminale di fare giustizia!

Un sistema marcio: lo Stato protegge i delinquenti, non i cittadini

I casi Labidi ed El Masskini non sono eccezioni, sono la regola di uno Stato che ha perso ogni controllo. A Bologna, ci sono voluti anni per condannare una famiglia di spacciatori che operava alla luce del sole, e ancora oggi non sappiamo se tutti i colpevoli siano davvero dietro le sbarre. A Piacenza, un uomo che ha tentato di uccidere un poliziotto è libero di girare per strada, grazie a un sistema penale che premia i delinquenti con pene ridicole. E non è un problema isolato: Hadif Achraf, un altro marocchino, ha commesso 21 reati in Italia, ma ha scontato solo 9 giorni di carcere, tornando libero nonostante decreti di espulsione. A Lonigo, un marocchino con un decreto di espulsione lavorava come barbiere, indisturbato. Lo Stato non espelle, non punisce, non protegge: lascia i criminali stranieri liberi di seminare terrore, mentre i cittadini onesti vivono nella paura!

Basta con questo Stato incapace: pene dure, rimpatri immediati!

Bologna, Piacenza, tutta l’Italia è stanca di uno Stato che non sa tenere in carcere nemmeno chi spaccia droga o tenta di uccidere i poliziotti! È ora di dire basta a questo sistema schifoso che abbandona le vittime e premia i criminali. Serve una rivoluzione:

  • Pene durissime per spacciatori e criminali violenti: niente patteggiamenti, niente domiciliari, solo galera!
  • Rimpatri immediati per i clandestini che delinquono, senza eccezioni!
  • Riforma del sistema penale: chi commette crimini gravi deve marcire in carcere, non tornare libero dopo pochi mesi!

I cittadini del Pilastro meritano di vivere senza paura, non di essere ostaggio di spacciatori come i Labidi. Gli agenti di Piacenza meritano rispetto, non di vedere i loro aggressori a piede libero. Lo Stato italiano è un disastro: non protegge i suoi cittadini, non onora chi lo serve, e ci lascia in balia di chi ci vuole male. La rabbia di Bologna e Piacenza è la rabbia di un’intera nazione: riprendiamoci la nostra sicurezza, perché questo Stato incapace non lo farà mai per noi!


Aveva ragione Salvini: i tunisini erano una famiglia di spacciatori ultima modifica: 2025-05-31T14:05:04+00:00 da V
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By V maggio 31, 2025 14:05
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