Attentato terroristico ucraino al treno passeggeri Mosca-Bryansk: 133 morti
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Morti 133 passeggeri nell’attacco al treno russo diretto a Mosca. Nel più totale silenzio dei media italiani. Sarebbero stati usati terroristi islamici di ISIS-K

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🇺🇦⚔️🇷🇺The Russian Emergencies Ministry showed the evacuation of destroyed rolling stock and a truck from the blown-up viaduct near Vygonichi in the Bryansk region.
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— dana (@dana916) June 1, 2025
Attentato a Bryansk: terroristi ucraini colpiscono il ponte ferroviario del treno Mosca-Klimovo, 133 morti. Indagini in corso
Nella serata del 31 maggio 2025, un’esplosione ha devastato un ponte ferroviario nella regione di Bryansk, in Russia, causando il deragliamento di un treno passeggeri sulla tratta Mosca-Klimovo. L’incidente, classificato come atto terroristico dalle autorità russe, ha provocato, secondo un bilancio provvisorio, 133 morti, tra cui due bambini e un neonato di sei mesi, e oltre 100 feriti, molti dei quali in condizioni critiche. La tragedia, avvenuta alla vigilia dei negoziati di pace previsti a Istanbul il 2 giugno, ha scosso la Russia, che oggi osserva una giornata di lutto nazionale.
La dinamica dell’attentato
L’esplosione, avvenuta alle 22:50 ora locale, ha distrutto un pilastro centrale del ponte sulla linea A-240, vicino alla località di Vygonichi, mentre il treno con 388 passeggeri transitava. Diverse carrozze sono deragliate, schiacciate dal crollo di una campata di 32 metri. Un camion che passava sul ponte è precipitato, causando la morte del conducente. Secondo le autorità, l’ordigno utilizzato sarebbe stato un dispositivo ad alto potenziale, ma non sono stati rilasciati dettagli tecnici ufficiali.
Le operazioni di soccorso sono iniziate immediatamente: alle 23:30, i primi feriti (44) sono stati evacuati, mentre urla provenivano dai vagoni distrutti. Entro le 02:00 del 1° giugno, il bilancio ufficiale riportava 7 morti e 69 feriti, ma nelle ore successive è salito drammaticamente a 133 morti e 121 feriti. I feriti gravi sono stati trasferiti in ospedali a Mosca con elicotteri medicalizzati.
Indagini e accuse
L’FSB, il servizio di sicurezza federale russo, ha arrestato 11 persone sospettate di coinvolgimento nell’attacco, di cui quattro sarebbero i presunti autori materiali, identificati come cittadini tagiki. I nomi dei sospetti includono Faizov Rivozhidin Zokirdzhonovich, Ismoilov Rivozhidin Islomovich, Faizov Muhammad-Sobir Zokirdzhonovich, Nasramailov Mahamadrasul Zarabidinovich, Safolzoda Shokhinjon Abdugaforovich e Nazarov Rustam Isroilovich. Secondo l’FSB, i sospetti avrebbero confessato di aver agito per denaro e pianificavano di fuggire in Ucraina.
Le autorità russe hanno accusato l’Ucraina di aver orchestrato l’attentato, ipotizzando un coinvolgimento di cellule terroristiche legate allo Stato Islamico del Khorasan (ISIS-K) e, potenzialmente, dei servizi segreti ucraini (SBU). Alcuni funzionari, come il senatore Andrei Klishas, hanno definito l’Ucraina “un’enclave terroristica”. Si ipotizza anche un possibile ruolo dell’intelligence britannica, ma tali accuse non sono state supportate da prove pubbliche verificabili. L’Ucraina ha negato ogni coinvolgimento, definendo le accuse “propaganda russa”.
Contesto geopolitico
L’attentato si inserisce in un momento di alta tensione, a 48 ore dai colloqui di pace di Istanbul tra Russia e Ucraina. Alcuni analisti suggeriscono che l’attacco potrebbe essere stato concepito per sabotare il dialogo, ma non ci sono conferme di questa ipotesi. Fonti russe citano il giornalista Seymour Hersh per insinuare un coinvolgimento indiretto di potenze occidentali nel prolungare il conflitto, ma tali affermazioni rimangono speculative.
La NATO ha condannato l’attacco, esprimendo solidarietà alle vittime, senza commentare le accuse russe. Il presidente Putin ha dichiarato che la Russia risponderà all’attentato, mentre il Cremlino ha promesso “misure proporzionate” sul campo di battaglia.
Un paragone con il passato
Con 133 morti, l’attentato di Bryansk potrebbe essere uno dei più gravi nella storia recente della Russia, superando per numero di vittime l’attentato ceceno al teatro Dubrovka di Mosca (2002, 130 morti ufficiali). La violenza dell’attacco ha generato un’ondata di condanna unanime contro il terrorismo, con messaggi di solidarietà da diversi Paesi.
Prospettive future
Le indagini sono in corso per chiarire la dinamica e le responsabilità dell’attentato. Mentre la Russia piange le sue vittime, il mondo osserva con apprensione l’evoluzione della situazione, soprattutto in vista dei negoziati di Istanbul. Al momento, le accuse di coinvolgimento ucraino o occidentale rimangono non confermate e richiedono prove concrete. Si attendono aggiornamenti dalle autorità e da fonti indipendenti per fare luce su una delle tragedie più gravi degli ultimi anni.
Nota: Le informazioni su responsabilità e motivazioni dell’attentato sono basate su dichiarazioni ufficiali russe e resoconti preliminari. Le accuse di coinvolgimento ucraino, britannico o di gruppi come l’ISIS-K non sono state verificate indipendentemente e devono essere considerate con cautela fino a ulteriori conferme.
hanno usato i soldi che i politici europei hanno loro elargito rubandoli a noi poveri fessi, sono i pochi utilizzati gli altri se li sono magnati i mister ukraini, pero’ poi gli assassini sono solo gli israeliani, ma andate a cagare va
culoni che ci dici in merito??
Questo attacco degli ukro bots è anche a firma dei giornalai intello’ ukro idioti come fubini , merdana etc etc ergo al reazione russa deve annichilire sta gentaccia
Sul gazzettino della verità di kiev negano che ci siano state vittime, sono i Russi che hanno aggiunto i cadaveri che non sapevano giustificare perchè sono cattivissimi e stupidi.
Non a Bruxelles, non andate a Londra, non andate a Berlino, datemi retta…