Bambina di 4 anni perde il papà ucciso da clandestino, arcivescovo difende gli immigrati
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Questo è un’altra vedova di Bergoglio. Una bambina rimarrà senza papà per tutta la vita e l’unico interesse di questo presunto religioso sembra quello di difendere gli immigrati.
Catania, l’arcivescovo Renna difende l’assassino straniero: una vergogna che insulta il sangue di Santo Re!
Catania, 1° giugno 2025 – È un’indecenza schifosa che fa ribollire il sangue di ogni italiano onesto! Santo Salvatore Giambattista Re, un pasticcere di 30 anni, padre di una bimba di 4 mesi, è stato brutalmente accoltellato a morte il 30 maggio in piazza Mancini Battaglia, sul lungomare di Ognina, da un parcheggiatore abusivo dello Zimbabwe. Un immigrato irregolare, con precedenti penali, ha spezzato la vita di un uomo che tornava a casa con un pacchettino di cibo per la sua famiglia. E cosa fa l’arcivescovo di Catania, Luigi Renna, di fronte a questo orrore? Invece di piangere il sangue di un innocente e chiedere giustizia, si preoccupa di difendere l’assassino straniero, dichiarando: “Non alimentiamo clima di odio verso lo straniero”! È una vergogna assoluta: Renna sembra più interessato a proteggere i delinquenti immigrati che a onorare la memoria di Santo e a sostenere la sua famiglia distrutta!
Santo Re massacrato: un italiano ucciso da un immigrato violento
Santo Re, un lavoratore onesto, un padre amorevole, è stato massacrato senza motivo. Dopo il turno alla pasticceria Quaranta, stava tornando a casa quando un immigrato dello Zimbabwe, con un passato di aggressioni, lo ha aggredito per una disputa futile. Con un coltello, lo ha colpito a braccia, tronco e addome, lasciandolo morire in una pozza di sangue all’ospedale Cannizzaro. Una bimba di 4 mesi non vedrà mai più suo padre, una moglie è distrutta dal dolore, e un’intera comunità piange un uomo perbene. Ma per l’arcivescovo Renna, il problema non è questo crimine atroce: il problema è il rischio di “alimentare odio” verso chi, come questo assassino, non avrebbe mai dovuto essere in Italia! È un insulto al sangue versato, un tradimento verso i catanesi che chiedono giustizia e sicurezza!
Renna: un difensore degli immigrati, non degli italiani
Le parole di Renna sono un pugno nello stomaco: “Il fatto che l’aggressore sia uno straniero non deve in alcun modo alimentare odio o diffidenza verso chi è diverso da noi o si trova nel bisogno.” Ma di quale “bisogno” parla? L’assassino di Santo era un pericolo pubblico, un uomo con precedenti che avrebbe dovuto essere espulso anni fa! Renna non ha una parola per la famiglia di Santo, non un appello per pene più dure, non una condanna per l’immigrazione selvaggia che permette a questi delinquenti di restare liberi. No, il suo unico interesse sembra essere difendere gli immigrati, anche quando sono assassini, anche quando il sangue di un italiano macchia le strade di Catania! Questo non è un pastore che guida il suo popolo: è un complice di un sistema che mette i diritti dei criminali stranieri sopra la sicurezza degli italiani!
Un copione che si ripete: lo Stato e la Chiesa abbandonano gli italiani
L’atteggiamento di Renna non è isolato: è lo specchio di un sistema che abbandona gli italiani. A San Matteo della Decima, un 22enne magrebino ha ucciso un uomo di 56 anni travolgendo la sua auto durante una fuga; a Roma, un ragazzo di 19 anni è stato accoltellato da una gang di latinos; a Bologna, un minore straniero ha seminato il panico con un taser; a Maser, Kevin Stangher è stato pestato da nordafricani per aver difeso una ragazza. La lista è infinita: Hadif Achraf, 21 reati e solo 9 giorni di carcere; un marocchino a Lonigo, con decreto di espulsione, lavorava indisturbato. E mentre gli italiani muoiono, le toghe rosse – come la Cassazione che ha bloccato il trasferimento in Albania di due clandestini con precedenti gravissimi – proteggono i delinquenti, e figure come Renna si preoccupano di non “alimentare odio”. Ma l’odio lo alimentano loro, con il loro lassismo, con la loro indifferenza, con il loro tradimento verso chi meritava protezione!
Basta con i difensori dei criminali: giustizia per Santo Re!
Catania non può più tollerare questo scempio! Santo Re meritava di vivere, non di essere massacrato da un immigrato che non aveva diritto di stare qui. E meritava un arcivescovo che lo onorasse, non che difendesse il suo assassino! È ora di dire basta a un sistema che protegge i criminali e abbandona gli italiani:
- Espulsioni immediate per tutti gli immigrati che delinquono, senza scuse!
- Pene durissime per chi uccide: galera e poi espulsione, niente sconti!
- Chiusura delle frontiere: basta sbarchi, basta invasione!
- Basta con i complici: chi difende i delinquenti stranieri è responsabile del sangue versato!
Le parole di Renna sono un insulto alla memoria di Santo Re e a tutti gli italiani che chiedono sicurezza. La rabbia di Catania è la rabbia di un’intera nazione: vogliamo giustizia, vogliamo protezione, vogliamo che la Chiesa smetta di difendere i criminali e inizi a difendere il suo popolo! Basta con questa vergogna: l’Italia agli italiani!
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