Immigrati uccidono due italiani in due giorni ma nessuno ne parla
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Immigrati uccidono due italiani in due giorni ma nessuno ne parla: silenzio complice sulla strage degli innocenti!
Italia, 1° giugno 2025 – È un’indecenza schifosa che grida vendetta! In appena due giorni, due italiani sono stati brutalmente assassinati da immigrati, eppure nessuno ne parla: né i media, né i politici, né i buonisti che si riempiono la bocca di “accoglienza”. Il 30 maggio a Catania, Santo Salvatore Giambattista Re, un pasticcere di 30 anni e padre di una bimba di 4 mesi, è stato accoltellato a morte da un parcheggiatore abusivo dello Zimbabwe. Il 31 maggio, a San Matteo della Decima, un uomo di 56 anni di Sant’Agata Bolognese è stato ucciso da un 22enne magrebino che, durante una fuga da un posto di blocco, ha travolto la sua auto, lasciando la moglie in prognosi riservata. Due vite spezzate, due famiglie distrutte, e tutto per colpa di un’immigrazione selvaggia che lo Stato non vuole fermare! Ma dove sono le prime pagine? Dove sono le dirette TV? Questo silenzio complice è un insulto al sangue italiano versato: è ora di dire basta a un sistema che protegge i criminali stranieri e abbandona gli italiani!
Catania: Santo Re massacrato da un immigrato dello Zimbabwe
Il 30 maggio, a Catania, Santo Salvatore Giambattista Re, un giovane pasticcere di 30 anni, è stato accoltellato a morte in piazza Mancini Battaglia, sul lungomare di Ognina. Santo aveva appena finito il suo turno alla pasticceria Quaranta e stava tornando a casa con un pacchettino di cibo per la sua famiglia, come ha raccontato un collega: “Sappiamo solo che abbiamo perso un collega. Stava tornando a casa con un pacchettino di cibo per la famiglia.” Ma un parcheggiatore abusivo dello Zimbabwe, un immigrato irregolare con precedenti per aggressione, lo ha aggredito senza motivo. Per una disputa futile – forse per delle vaschette di cibo – l’uomo ha tirato fuori un coltello e ha massacrato Santo, colpendolo a braccia, tronco e addome. Il giovane padre è morto poco dopo all’ospedale Cannizzaro, lasciando una bimba di 4 mesi senza padre. Un uomo onesto, un lavoratore, è stato strappato alla sua famiglia da un immigrato violento che non avrebbe mai dovuto essere in Italia!
San Matteo della Decima: uomo di 56 anni ucciso da un magrebino in fuga
Appena 24 ore dopo, il 31 maggio, un’altra tragedia ha sconvolto San Matteo della Decima, frazione di San Giovanni in Persiceto, in provincia di Bologna. Un uomo di 56 anni di Sant’Agata Bolognese è morto poco dopo le 4 del mattino, travolto mentre era in auto con la moglie da una Bmw guidata da un 22enne magrebino. Il delinquente, insieme a due complici, aveva forzato un posto di blocco dei carabinieri, dandosi a una fuga folle. Per diversi chilometri, con sirene e luci accese, i carabinieri hanno cercato di fermarli, ma la Bmw si è schiantata contro l’auto della coppia, uccidendo l’uomo sul colpo e lasciando la moglie in prognosi riservata all’ospedale Maggiore di Bologna. Il 22enne ha abbandonato il mezzo ed è fuggito a piedi, ma è stato poi arrestato per omicidio stradale. Un’altra vita italiana distrutta da un maranza straniero che non aveva alcun diritto di stare qui!
Era un imprenditore agricolo, Bruno Ansaloni. L’azienda agricola di sua proprietà si trova a Sant’Agata Bolognese nel fondo denominato «Morandina», al confine tra le province di Bologna e Modena.
La moglie ha 52 anni e, dopo l’incidente, è stata sottoposta a un intervento chirurgico. Ora è ricoverata al Maggiore in prognosi riservata. La coppia ha due figli.
L’autista della Bmw si è dato alla fuga a piedi ma i carabinieri sono riusciti a fermare gli altri due passeggeri e in poco tempo sono risaliti all’identità del conducente che è stato arrestato. Trovata cocaina nell’auto: sarà sottoposto a test tossicologico. La coppia stava andando a prendere la figlia che aveva trascorso il sabato sera fuori. Il dolore del sindaco di Sant’Agata: «Bravissima persona, bellissima famiglia: siamo sconvolti»
Silenzio complice: i media tacciono, lo Stato abbandona
Due omicidi in due giorni, due italiani assassinati da immigrati, e nessuno ne parla! Dove sono le prime pagine dei grandi quotidiani? Dove sono le dirette televisive, le inchieste, i talk show che dovrebbero denunciare questo scempio? Se le vittime fossero state immigrati e gli assassini italiani, avremmo assistito a un’ondata di indignazione, con titoloni e appelli alla “tolleranza”. Ma quando sono gli italiani a morire, il silenzio è assordante. Questo silenzio non è casuale: è il riflesso di un sistema che protegge i delinquenti stranieri e ignora le vittime italiane. I media tacciono per non “offendere” la sensibilità dei buonisti, la sinistra – che spinge per il referendum sulla cittadinanza dell’8-9 giugno – non dice una parola, e lo Stato abbandona i suoi cittadini, lasciando che immigrati con precedenti penali restino liberi di uccidere. È un silenzio complice che rende tutti responsabili: chi non parla è complice del sangue versato!
Un copione che si ripete: l’immigrazione selvaggia uccide
Questi due omicidi non sono casi isolati: sono l’ennesima prova di un’immigrazione selvaggia che sta distruggendo l’Italia. A Roma, un ragazzo di 19 anni è stato accoltellato da una gang di latinos; a Bologna, un minore straniero ha seminato il panico con un taser; a Firenze, cinque marocchini hanno aggredito i poliziotti; a Maser, Kevin Stangher è stato pestato da nordafricani per aver difeso una ragazza. La lista è infinita: Hadif Achraf, 21 reati e solo 9 giorni di carcere; un marocchino a Lonigo, con decreto di espulsione, lavorava indisturbato. Lo Stato non espelle, non punisce, non protegge: lascia gli italiani in balia di chi non ha diritto di stare qui. E le toghe rosse, come sempre, sono complici: la Cassazione ha appena bloccato il trasferimento in Albania di due clandestini con precedenti gravissimi, lasciando che restino liberi a delinquere!
Basta con il silenzio: espulsioni e giustizia vera!
L’Italia non può più tacere di fronte a questa strage degli innocenti! Santo Re e l’uomo di San Matteo della Decima meritano giustizia, non silenzio. È ora di dire basta a un sistema che abbandona le vittime e coccola i criminali:
- Espulsioni immediate per tutti gli immigrati che delinquono, senza scuse o processi!
- Pene durissime per chi uccide: galera e poi espulsione, niente sconti!
- No al referendum: la cittadinanza non si regala a chi ci massacra!
- Basta con il silenzio mediatico: i media devono raccontare la verità, non nasconderla!
Due italiani sono stati uccisi in due giorni, e il silenzio complice di media e istituzioni è un insulto al loro sangue. La rabbia degli italiani è al culmine: vogliamo giustizia, vogliamo sicurezza, vogliamo che lo Stato smetta di essere complice e inizi a proteggere i suoi cittadini! Basta con questa vergogna: l’Italia agli italiani!
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