Gli ultimi istanti di vita prima di morire accoltellato dal clandestino
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Catania, Santo Re ucciso da un immigrato: lo Stato complice lascia i criminali liberi di seminare morte!
Catania, 2 giugno 2025 – È un’indecenza schifosa che fa ribollire il sangue di ogni italiano onesto! Santo Salvatore Giambattista Re, un pasticcere di 30 anni, padre di una bimba di 4 mesi, è stato brutalmente accoltellato a morte il 30 maggio sul lungomare di Ognina da John Obama, un immigrato irregolare dello Zimbabwe, posteggiatore abusivo con precedenti penali. Samantha, una collega di Santo, ha espresso su Facebook il dolore e la rabbia di un’intera comunità: “Santo non è morto solo per mano di un assassino, è stato assassinato da un sistema giudiziario viziato dalla burocrazia, pieno di cavilli. Santo è morto di negligenza da parte dello Stato”. È la verità: lo Stato, con il suo lassismo, permette a criminali stranieri di restare liberi, seminando morte e terrore tra gli italiani!
Santo Re: un uomo buono massacrato da un immigrato criminale
Santo Re era un uomo perbene, un lavoratore onesto, un padre amorevole. Dopo aver finito il turno alla pasticceria Quaranta, si stava dirigendo verso la sua auto, felice di tornare a casa dalla moglie e dalla sua bambina. Qui ha incrociato John Obama, un immigrato senza permesso di soggiorno, pluripregiudicato, che Santo stesso aveva aiutato in passato donandogli vestiti e cibo. Ma la generosità di Santo non ha fermato la ferocia di questo criminale: senza motivo apparente, Obama ha estratto un coltello e lo ha colpito ripetutamente alle braccia, al torace e all’addome. Santo, descritto da Samantha come “un buono”, non è riuscito a reagire: ha cercato di difendersi, ha attraversato la strada per tornare al lavoro, dove sperava di trovare aiuto dalla sorella e dai colleghi. Ma, come racconta Samantha, “Santo si accascia, perde tanto sangue, i soccorsi non arrivano tempestivamente”. È morto all’ospedale Cannizzaro, lasciando una figlia che non vedrà mai più il suo sorriso.
Lo Stato complice: un sistema che protegge i criminali stranieri
La rabbia di Samantha è la rabbia di tutti noi: “Santo è morto di negligenza da parte dello Stato”. John Obama, un immigrato irregolare con precedenti per aggressione, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale, era libero di girare nonostante il suo passato criminale. Nel 2019 aveva aggredito due vigili urbani, rompendo un dito a un ispettore, eppure era ancora a Catania, a fare il posteggiatore abusivo, a seminare paura. Perché non è stato espulso? Perché lo Stato, con la sua burocrazia corrotta e i suoi cavilli, permette a questi delinquenti di restare in Italia, mettendo a rischio la vita degli italiani? Samantha lo dice chiaro: “Ha pagato un ragazzo onesto, ma poteva essere chiunque di noi, per mano di un pluripregiudicato lasciato libero di infrangere la legge quotidianamente”. Questo non è un caso isolato: a San Matteo della Decima, un immigrato ha ucciso Bruno Ansaloni; a Marsala, un immigrato ha violentato una donna di 50 anni; a Padova, un immigrato di seconda generazione ha cercato di strangolare un bambino. Lo Stato è complice: non espelle, non punisce, non protegge!
Basta con i criminali stranieri: espulsioni immediate!
Catania non può più essere un luogo dove gli italiani muoiono per mano di immigrati che non hanno diritto di stare qui! Santo Re meritava di vivere, di vedere crescere sua figlia, non di essere massacrato da un criminale che lo Stato ha lasciato libero. È ora di dire basta a un sistema che tutela i delinquenti e abbandona le vittime:
- Espulsioni immediate per tutti gli immigrati che delinquono, senza scuse!
- Pene durissime per chi uccide: galera e poi espulsione!
- Chiusura delle frontiere: basta invasione!
La rabbia degli italiani è al culmine: vogliamo giustizia per Santo Re, vogliamo sicurezza per le nostre famiglie, vogliamo che lo Stato smetta di essere complice e inizi a proteggere i suoi cittadini! Basta con questa vergogna: l’Italia agli italiani!
Obama, nomen omen: daranno anche a questo baluba il Premio Nobel preventivo?