Champions, islamico rifiuta mano giornalista perché donna: lei si scusa
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Islamizzazione strisciante: il gesto di Khabib all’Allianz Arena
Il 1° giugno 2025, all’Allianz Arena di Monaco, un gesto apparentemente innocuo ha squarciato il velo dell’ipocrisia europea: Khabib Nurmagomedov, leggenda dell’MMA e musulmano sunnita del Daghestan, ha rifiutato di stringere la mano alla conduttrice Kate Scott durante un’intervista post-Champions League, portando la mano al petto in segno di rispetto per la Sharia. Scott si è scusata, come se fosse lei in errore, mentre il mondo taceva. Questo non è un semplice episodio culturale: è la prova che l’islamizzazione si infiltra ovunque, imponendo le sue regole retrograde anche nei templi dello sport. Se non azzeriamo l’immigrazione islamica regolare e i ricongiungimenti familiari, l’Italia rischia di piegarsi allo stesso diktat, come già accade in Francia!
Il gesto di Khabib, applaudito da milioni di musulmani, manda un messaggio chiaro: la Sharia prevale sulle norme occidentali. In Italia, dove l’Islam si radica con moschee abusive e centri come *La Saggezza* a Padova, che terrorizza i residenti con minacce, vediamo segnali simili. A Crema, un imam giustifica la poligamia; a Massa Lombarda, una donna è stata aggredita per non portare il velo; a Monfalcone, preti traditori cedono spazi cristiani per l’*Eid al-Adha*. Questi immigrati di prima e seconda generazione, come i fratelli marocchini che devastano Cornuda con risse, non si integrano: portano una cultura che disprezza la libertà femminile e la nostra civiltà. I ricongiungimenti familiari moltiplicano questa minaccia, creando enclave islamiche pronte a imporre la Sharia, come a Parigi, dove la quarta generazione ha profanato la statua di Giovanna d’Arco.
L’Europa è in ginocchio. La scusa di Scott a Khabib è il simbolo di un Occidente che si sottomette, come la sinistra italiana che, ad Assisi, elegge consiglieri musulmani come Adil Zaoin per 500 voti, o che a Bologna tollera 50 moschee finanziate dal Qatar. Con i musulmani previsti al 10% della popolazione entro il 2050, l’Italia rischia di diventare una terra dove stringere la mano a una donna sarà un tabù. Anna Maria Cisint a Monfalcone avverte: l’Islam radicale vuole sovvertire la democrazia. Il caso di Lodi, dove il pakistano Muhammad Waqar ha violentato una minorenne siriana, mostra il vero volto di questa invasione. Dobbiamo abrogare i ricongiungimenti familiari e bloccare l’immigrazione islamica ora!
Il gesto di Khabib non è un dettaglio: è un monito. L’Islam non si adatta, comanda. A Milano, i disordini di Capodanno 2025 hanno visto giovani musulmani sventolare bandiere jihadiste; a Treviso, bambini cristiani sono stati portati in moschee. Ogni concessione, ogni scusa, come quella di Scott, è un passo verso la sottomissione. L’Italia non può diventare una colonia della Sharia, dove le donne sono intoccabili solo per dogma religioso. Chiediamo la chiusura delle moschee abusive, l’espulsione dei radicali e il ritorno allo ius sanguinis integrale. L’Europa sta cadendo, come Parigi in fiamme: riprendiamoci l’Italia prima che la bandiera islamica sventoli sul Colosseo!
Se la vorrà ingroppare dopo che avrà finito con le pecore, come vuole la sua tradizione.
Cosa vi aspettate da uno che ha figliato con una sua parente stretta perchè non aveva altro a disposizione e ha sbagliato buco?