Peschiera 2022: un assalto che non dimentichiamo

Nel 2022, Peschiera del Garda fu teatro di un assalto vergognoso. Migliaia di maranza, organizzati su TikTok per una “Giornata Africa”, invasero le spiagge tra Peschiera, Castelnuovo e Desenzano, seminando il caos. Risse, vandalismi e molestie sessuali ai danni di ragazze italiane di ritorno da Gardaland furono la norma: le vittime denunciarono insulti razzisti come “Le bianche non possono sedersi” e subirono il taharrush jamai, una pratica barbara importata dal Nordafrica. Video sui social mostravano slogan come “Questa è Africa” e “Questo è territorio nostro”, un chiaro disprezzo per l’Italia. La Polizia in tenuta antisommossa intervenne, ma troppo tardi: il danno era fatto, con un’inchiesta per rissa aggravata e molestie che non ha portato a giustizia i responsabili. Peschiera divenne il simbolo di un’immigrazione di seconda generazione che non si integra, ma distrugge.

2025: i maranza tornano, ma trovano i patrioti

Tre anni dopo, i maranza ci hanno riprovato. Il 2 giugno 2025, circa 500 giovani nordafricani, radunati su TikTok dal tiktoker “Aquila”, autoproclamatosi “re dei maranza di Brescia”, sono arrivati a Peschiera con l’intento di ripetere le devastazioni del 2022. Ma stavolta ad attenderli c’erano i patrioti: un gruppo di 100 esponenti dell’estrema destra veronese, affiancati da ultrà locali, si è schierato sul lungolago Garibaldi per difendere la città. I maranza, di fronte alla determinazione dei patrioti, non hanno avuto il coraggio di affrontarli: hanno gridato “resistenza, resistenza” e “cittadinanza, cittadinanza”, mostrando il loro odio per l’Italia, ma si sono ritirati, protetti dalla Polizia in tenuta antisommossa che li ha scortati su via Marzan per evitare scontri. Ora, invece di tacere, si lamentano del “razzismo”, accusando chi ha difeso la propria terra di essere intollerante. È un insulto alla nostra dignità!

Lo Stato tradisce i patrioti e coccola i maranza

La domanda che brucia è: perché lo Stato protegge questi delinquenti e ostacola i patrioti? La Polizia, che i maranza disprezzano e insultano, li ha scortati come se fossero vittime, mentre i patrioti veronesi, che hanno rischiato tutto per difendere Peschiera, sono stati trattati come un pericolo. La sindaca Orietta Gaiulli e l’assessora Elisa Ciminelli, presenti sul posto, non hanno avuto il coraggio di prendere posizione contro i maranza, dimostrando la codardia delle istituzioni. Questo non è un caso isolato: a Torino-Bardonecchia, quattro 16enni nordafricani hanno massacrato un ragazzo per un paio di scarpe; a Moglia, un immigrato indiano ha violentato una 20enne; a Padova, un immigrato ha cercato di strangolare un compagno. Ogni giorno, gli immigrati commettono 700 reati, e tre donne vengono stuprate da uno di loro. Senza immigrati, l’Italia registrerebbe 250mila reati in meno l’anno! Ma lo Stato, invece di agire, protegge chi ci attacca e abbandona chi ci difende.

Basta con i maranza: mano libera ai patrioti!

Peschiera non può essere terra di conquista per i maranza! I patrioti veronesi meritano il nostro sostegno, non la repressione dello Stato. È ora di dire basta a questa invasione:

• Espulsioni immediate per chi delinque, senza scuse!
• Chiusura delle frontiere: basta invasione!
• Mano libera ai patrioti: lo Stato dia loro il diritto di difendere l’Italia!

La rabbia degli italiani è al culmine: vogliamo sicurezza, vogliamo rispetto, vogliamo che lo Stato smetta di proteggere i maranza e inizi a sostenere i veri italiani! Basta con questa vergogna: l’Italia agli italiani!