Prato sotto attacco: la festa del sacrificio e l’islamizzazione delle nostre chiese

Prato è sotto attacco: il 6 giugno 2025, il piazzale interno del complesso di San Domenico ospiterà la festa del sacrificio, organizzata dal Centro islamico bengalese, come riportato da *Diocesi di Prato* () il 5 giugno 2025. Dopo la celebrazione della fine del Ramadan, che si è svolta nello stesso luogo, questo è l’ennesimo passo verso l’islamizzazione delle nostre chiese. Non un animale sarà sacrificato, ma la nostra identità sì: preti traditori, come monsignor Nerbini, permettono a cinquecento fedeli musulmani di occupare spazi cristiani, trasformandoli in enclave islamiche. A Modena, una ragazza siriana è stata picchiata dai genitori per non rispettare la Sharia, come denunciato da *Gazzetta di Modena* () il 5 giugno 2025; a Lodi, un pakistano ha violentato una minorenne, eppure la Chiesa tace, preferendo allearsi con chi impone il velo e chiude scuole per il Ramadan. A Bologna, 50 moschee finanziate dal Qatar proliferano, come rivelato da *Il Resto del Carlino* () il 3 giugno 2025, mentre a Monfalcone Anna Maria Cisint combatte moschee abusive, ma preti traditori cedono spazi per l’*Eid al-Adha*, come denunciato da *Il Goriziano* () il 2 giugno 2025. La Chiesa non è più un baluardo, ma un complice dell’invasione!

La questione delle parrocchie usate per riti islamici è il cuore del problema. A Prato, San Domenico non è un’eccezione: a Monfalcone, la parrocchia Marcelliana ha ospitato la preghiera islamica per l’*Eid al-Adha*, come denunciato da *Il Goriziano* () il 2 giugno 2025, trasformando spazi sacri in arene per l’islamizzazione. A Staranzano, il campo delle Stalle Rosse è stato ceduto per turni di preghiera, mentre il sindaco Luca Fasan e Anna Maria Cisint, europarlamentare della Lega, hanno denunciato l’arroganza delle associazioni islamiche, che pretendono spazi pubblici ignorando leggi e regolamenti. A Torino, la sinistra estrema ha impedito un corteo contro la moschea, oltraggiando la memoria di Sergio Ramelli, come riportato da *Torino Oggi* () il 5 giugno 2025, ma preti come quelli di Prato e Monfalcone aprono le porte alla Sharia. Questi eventi non sono innocui: a Parigi, la quarta generazione di immigrati musulmani ha incendiato le strade e profanato Giovanna d’Arco il 1° giugno 2025, eppure i preti continuano a tradire. Con i musulmani al 10% entro il 2050, il referendum sulla cittadinanza facile rischia di legittimare questi fanatici, portando milioni di nuovi arrivi tramite ricongiungimenti familiari. Chiediamo ai promotori del referendum: è a questi che volete dare la nostra cittadinanza? Azzeriamo l’immigrazione islamica regolare, aboliamo i ricongiungimenti e torniamo allo ius sanguinis integrale. L’Italia non sarà una colonia islamica: smascheriamo questi preti traditori e salviamo la nostra identità!

Questi eventi non sono innocui: a Parigi, la quarta generazione di immigrati musulmani ha incendiato le strade e profanato Giovanna d’Arco il 1° giugno 2025, eppure i preti continuano a tradire. A Crema, un imam ha dichiarato che “la donna deve obbedire al marito,” giustificando abusi, come riportato da *Fuori dal Coro* () il 4 giugno 2025. A Massa Lombarda, una donna è stata aggredita per non portare il velo, mentre a Cornuda giovani marocchini di seconda generazione seminano terrore.