Maranza minacciano: dateci la cittadinanza o violenza
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I maranza minacciano nuove violenze: “ci fermeremo solo se gli italiani voteranno sì al referendum sulla cittadinanza”, dice il portavoce di chi ha tentato violenze a Peschiera. #iononvoto pic.twitter.com/nJ0oCX4HnI
— CriminImmigr*ti (@CriminImmigratl) June 7, 2025
I maranza ricattano l’Italia: “Votate sì al referendum o sarà guerra”
Italia, 8 giugno 2025 – È un ricatto senza precedenti: i maranza, i giovani stranieri protagonisti di violenze e crimini nelle città italiane, minacciano nuove escalation se gli italiani non voteranno sì al referendum sulla cittadinanza, in programma domani. “Ci fermeremo solo se vincerà il sì,” ha dichiarato il loro portavoce, lasciando intendere che otherwise la guerra urbana continuerà. Non è un avvertimento, è una dichiarazione di guerra. Ma non è la prima volta: nel 2022, a Peschiera del Garda, centinaia di ragazzi, per lo più di origine nordafricana, hanno messo a ferro e fuoco la cittadina, colpendo un ragazzo con un bastone alla testa e ferendo altri. A Capodanno 2025, in piazza Duomo a Milano, sei studenti belgi sono stati violentati da un gruppo di aggressori, riproponendo lo scenario del 2022, quando ragazze furono assalite nella stessa piazza. E ora, di nuovo a Peschiera, i maranza hanno tentato nuove violenze, confermando la loro escalation. A Monfalcone, quattromila musulmani hanno invaso il Santuario della Marcellina, coprendo la statua di Gesù, trasformando l’area in un’enclave islamica. A Roma, donne sono state richiuse in un recinto durante l’*Eid al-Adha*, trattate come bestiame. A Modena, una ragazza siriana è stata picchiata dai genitori per non rispettare la Sharia; a Lodi, un pakistano ha violentato una minorenne, eppure la sinistra tace, preferendo allearsi con chi impone il velo e chiude scuole per il Ramadan. A Bologna, cinquanta moschee finanziate dal Qatar proliferano, mentre a Prato il complesso di San Domenico ha ospitato la festa del sacrificio, trasformando spazi cristiani in enclave islamiche. L’Italia non è più un Paese libero, ma una colonia islamica!
Fermiamo l’invasione prima che sia troppo tardi
Questo ricatto dei maranza non è isolato: a Torino, la sinistra estrema ha impedito un corteo contro la moschea, oltraggiando la memoria di Sergio Ramelli. A Parigi, la quarta generazione di immigrati musulmani ha incendiato le strade e profanato Giovanna d’Arco, eppure i nostri leader continuano a chinare la testa. A Crema, un imam ha dichiarato che “la donna deve obbedire al marito,” giustificando abusi. A Massa Lombarda, una donna è stata aggredita per non portare il velo, mentre a Cornuda giovani marocchini di seconda generazione seminano terrore. Con i musulmani previsti al 10% della popolazione entro il 2050, il referendum sulla cittadinanza facile rischia di legittimare questi fanatici, portando milioni di nuovi arrivi tramite ricongiungimenti familiari. Chiediamo ai promotori del referendum: è a questi che volete dare la nostra cittadinanza? Azzeriamo l’immigrazione islamica regolare, aboliamo i ricongiungimenti e torniamo allo ius sanguinis integrale. L’Italia non sarà una colonia islamica: smascheriamo questi traditori e salviamo la nostra identità!
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