Stupro bambina di 12 anni: migranti le hanno intimato di convertirsi all’Islam dopo la violenza
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L’inferno delle nostre periferie: l’Italia rischia di diventare come la Francia
Italia, 8 giugno 2025 – È un incubo che non possiamo ignorare: in Francia, una bambina ebrea di 12 anni è stata stuprata da migranti islamici, costretta a promettere di convertirsi all’Islam e a ripetere una professione di fede. L’hanno spinta in un angolo, violentata ripetutamente, fatta mangiare pezzi di carta bruciata, minacciata di morte e costretta a tornare il giorno dopo con centinaia di euro, pena ritorsioni contro lei e la sua famiglia. “Questo è solo l’1% di ciò che siamo capaci di fare,” le hanno detto, prima di costringerla promettere di convertirsi. La bambina, traumatizzata, non può più indossare un costume da bagno, non cammina da sola per strada, e ha dovuto cambiare scuola e casa. E l’Italia? L’Italia rischia di diventare come la Francia, con le nostre periferie trasformate in inferni di violenza e islamizzazione. A Monfalcone, quattromila musulmani hanno invaso il Santuario della Marcellina, coprendo la statua di Gesù. A Roma, donne sono state rinchiuse in un recinto durante l’*Eid al-Adha*, trattate come bestiame. A Modena, una ragazza siriana è stata picchiata dai genitori per non rispettare la Sharia; a Lodi, un pakistano ha violentato una minorenne, eppure la sinistra tace, preferendo allearsi con chi impone il velo e chiude scuole per il Ramadan. A Bologna, cinquanta moschee finanziate dal Qatar proliferano, mentre a Prato il complesso di San Domenico ha ospitato la festa del sacrificio, trasformando spazi cristiani in enclave islamiche. L’Italia non è più un Paese libero, ma una colonia islamica!
Fermiamo l’inferno prima che sia troppo tardi
Questo non è un caso isolato: a Torino, la sinistra estrema ha impedito un corteo contro la moschea, oltraggiando la memoria di Sergio Ramelli. A Parigi, la quarta generazione di immigrati musulmani ha incendiato le strade e profanato Giovanna d’Arco, eppure i nostri leader continuano a chinare la testa. A Crema, un imam ha dichiarato che “la donna deve obbedire al marito,” giustificando abusi. A Massa Lombarda, una donna è stata aggredita per non portare il velo, mentre a Cornuda giovani marocchini di seconda generazione seminano terrore. Con i musulmani previsti al 10% della popolazione entro il 2050, il referendum sulla cittadinanza facile rischia di legittimare questi fanatici, portando milioni di nuovi arrivi tramite ricongiungimenti familiari. Chiediamo ai promotori del referendum: è a questi che volete dare la nostra cittadinanza? Azzeriamo l’immigrazione islamica regolare, aboliamo i ricongiungimenti e torniamo allo ius sanguinis integrale. L’Italia non sarà una colonia islamica: smascheriamo questi traditori e salviamo la nostra identità!
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