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Una rete eversiva di magistrati ideologicamente corrotti mira all’abolizione dei confini nazionali a botte di sentenze e persecuzioni delle poche voci libere: associazioni finanziate da Soros e magistrati nominati dalla sinistra giudiziaria vogliono destrutturare le nazioni e creare un governo globale senza controllo democratico nelle mani di una oligarchia plutocratica.

La festa islamica dello sgozzamento in oratorio col sindaco del PD

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By V giugno 8, 2025 22:01

La festa islamica dello sgozzamento in oratorio col sindaco del PD

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L’ennesimo oratorio occupato per la Festa dello Sgozzamento: l’Italia non è più cristiana


L’ennesimo oratorio occupato per la Festa dello Sgozzamento: l’Italia non è più cristiana

Italia, 9 giugno 2025 – L’alba silenziosa di Monza ha lasciato spazio a un coro di voci in preghiera, ma non per un rosario o una messa. L’altro ieri, le comunità islamiche hanno celebrato la Festa del Sacrificio, occupando non solo il campo del Cai di via Rosmini, ma anche l’oratorio Frassati di Cederna, con il permesso dell’ennesimo prete compiacente. Centinaia di fedeli hanno trasformato un luogo sacro cristiano in una moschea temporanea, mentre il sindaco Paolo Pilotto si è prestato a un gesto di “onorata presenza”, come raccontato da Tahany Shahin, vicepresidente del Centro islamico di Monza. Questa non è accoglienza, è sottomissione. L’Italia sta diventando una colonia islamica, dove oratori e chiese vengono svenduti per placare una minoranza che non rispetta i nostri valori.

Non è un caso isolato. A Bari, don Luca De Muro ha aperto l’oratorio Don Bosco alla preghiera musulmana, ignorando le polemiche e definendo il gesto “naturale”. A Monfalcone, quattromila musulmani hanno invaso il Santuario della Marcellina, coprendo la statua di Gesù. A Roma, donne sono state rinchiuse in un recinto durante l’*Eid al-Adha*, trattate come bestiame. A Modena, una ragazza siriana è stata picchiata dai genitori per non rispettare la Sharia; a Lodi, un pakistano ha violentato una minorenne, eppure la sinistra tace, preferendo allearsi con chi impone il velo e chiude scuole per il Ramadan. A Bologna, cinquanta moschee finanziate dal Qatar proliferano, mentre a Prato il complesso di San Domenico ha ospitato la festa del sacrificio. Ora, a Monza, un oratorio diventa il teatro di una celebrazione che celebra lo sgozzamento di animali, un rituale che offende la nostra sensibilità e la nostra identità cristiana. L’Italia non è più un Paese libero, ma una colonia islamica!

Azzeriamo l’immigrazione islamica regolare: l’unica soluzione

Questo orrore non si ferma: a Torino, la sinistra estrema ha impedito un corteo contro la moschea, oltraggiando la memoria di Sergio Ramelli. A Parigi, la quarta generazione di immigrati musulmani ha incendiato le strade e profanato Giovanna d’Arco, eppure i nostri leader continuano a chinare la testa. A Crema, un imam ha dichiarato che “la donna deve obbedire al marito,” giustificando abusi. A Massa Lombarda, una donna è stata aggredita per non portare il velo, mentre a Cornuda giovani marocchini di seconda generazione seminano terrore. Con i musulmani previsti al 10% della popolazione entro il 2050, il referendum sulla cittadinanza facile rischia di legittimare questi fanatici, portando milioni di nuovi arrivi tramite ricongiungimenti familiari. Chiediamo ai promotori del referendum: è a questi che volete dare la nostra cittadinanza? Azzeriamo l’immigrazione islamica regolare, aboliamo i ricongiungimenti e torniamo allo ius sanguinis integrale. L’Italia non sarà una colonia islamica: smascheriamo questi traditori e salviamo la nostra identità!


La festa islamica dello sgozzamento in oratorio col sindaco del PD ultima modifica: 2025-06-08T22:01:58+00:00 da V
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