Referendum a Monfalcone: il comune più islamizzato d’Italia dice no alla cittadinanza facile

Monfalcone, 9 giugno 2025 – Nel comune più islamizzato d’Italia, Monfalcone, l’affluenza al referendum sulla cittadinanza è stata del 28%, ben al di sotto della soglia necessaria per la validità come nel resto d’Italia. Sui Sì, il dato è stato ancora più drammatico: solo il 52%, uno dei più bassi d’Italia, e al momento sembra il più basso. Questo risultato è un chiaro segnale di rifiuto da parte dei cittadini italiani, stanchi di vedere la loro identità cancellata da una minoranza che non rispetta i nostri valori. Monfalcone, con il 30% di residenti musulmani e scuole dove il 65% degli studenti è non italiano, è il laboratorio dell’islamizzazione, dove oratori vengono occupati, statue coperte, e la sharia prende il sopravvento. Eppure, nonostante la pressione, i cittadini hanno detto no alla cittadinanza facile, resistendo alla trasformazione di Monfalcone in una colonia islamica.

Questo voto non è solo un dato statistico, ma un grido di allarme. A Pioltello, 2mila musulmani hanno minacciato di occupare piazza del Comune per la Festa dello Sgozzamento, costringendo le istituzioni a cedere. A Roma, donne sono state rinchiuse in un recinto durante l’*Eid al-Adha*, trattate come bestiame. A Modena, una ragazza siriana è stata picchiata dai genitori per non rispettare la Sharia; a Lodi, un pakistano ha violentato una minorenne, eppure la sinistra tace, preferendo allearsi con chi impone il velo e chiude scuole per il Ramadan. A Bologna, cinquanta moschee finanziate dal Qatar proliferano, mentre a Prato il complesso di San Domenico ha ospitato la festa del sacrificio. Ora, a Monfalcone, il no al referendum è l’ennesimo segnale che l’Italia non vuole essere una colonia islamica. Azzeriamo l’immigrazione islamica regolare, aboliamo i ricongiungimenti e torniamo allo ius sanguinis integrale. Non cederemo!