Giapponese ucciso a Udine, toghe graziano i due immigrati: 2 anni!

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By V giugno 10, 2025 11:08

Giapponese ucciso a Udine, toghe graziano i due immigrati: 2 anni!

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Udine, giustizia a due velocità: immigrati graziati per l’omicidio Tominaga!


Udine, giustizia a due velocità: immigrati graziati per l’omicidio Tominaga!

La giustizia italiana colpisce ancora, ma con mano leggera quando si tratta di immigrati. Il 10 giugno 2025, il Tribunale di Udine ha condannato Samuele Battistella, 20enne di Mareno di Piave, a 12 anni di carcere per l’omicidio preterintenzionale di Shimpei Tominaga, imprenditore giapponese di 56 anni ucciso con un pugno nel giugno 2024 mentre cercava di sedare una rissa in un kebab di via Pelliccerie. Ma per i suoi due complici, Daniele Wedam, 20 anni, e Abd Allah Djouamaa, 22 anni, entrambi di Conegliano e di origine straniera, la sentenza è stata scandalosamente clemente: solo due anni per lesioni aggravate, senza riconoscimento del concorso in omicidio. Questa disparità è l’ennesima prova che il sistema giudiziario italiano grazia sistematicamente gli immigrati, lasciando le vittime senza giustizia!

I fatti sono agghiaccianti. La notte tra il 21 e il 22 giugno 2024, Tominaga, un uomo rispettabile in Italia per lavoro, si trova al Buonissimo Kebab quando scoppia una rissa tra Battistella, Wedam, Djouamaa e due giovani ucraini. L’imprenditore, con coraggio, invita tutti alla calma. La risposta? Battistella lo colpisce con un pugno al volto, facendolo crollare a terra. Tominaga batte la testa, entra in coma e muore dopo giorni di agonia. Wedam e Djouamaa, presenti e coinvolti nella violenza, non fermano l’amico: Wedam minaccia un altro avventore, mentre Djouamaa partecipa al caos. Eppure, il giudice Roberta Paviotti, seguendo il Riesame e la Cassazione, ha deciso che i due non sono responsabili dell’omicidio, limitandosi a condanne irrisorie per lesioni. Due anni per un delitto che ha spezzato una vita: è questa la giustizia italiana?

Il caso Tominaga non è isolato: la giustizia italiana sembra avere un debole per gli immigrati, specialmente di seconda generazione. Wedam e Djouamaa, cresciuti in Italia ma con radici straniere, fanno parte di una banda nota per rapine e violenze nel Triveneto, come quella al bar Tribeca di Conegliano nel 2022, per cui sono stati condannati a 4 e 6 anni. Djouamaa, con 12 denunce per droga, furto e resistenza, è recidivo, eppure evita il carcere per l’omicidio grazie a una perizia psichiatrica che ne attesta la “capacità di intendere”. A Cremona, un tunisino di 19 anni, parte di un branco che ha terrorizzato due ragazze, ha ricevuto solo 4 anni per tentata violenza sessuale. A Palermo, sei stranieri hanno stuprato una 19enne, ma le pene sono state mitigate per “minori responsabilità”. I dati del Viminale parlano chiaro: gli stranieri, il 9% della popolazione, commettono il 44% delle violenze, ma troppo spesso la legge li protegge!

Questa sentenza è un insulto alla memoria di Tominaga e alla sua famiglia, che chiedono giustizia. I politici che tacciono di fronte a queste disparità e spingono per la cittadinanza facile sono complici di un sistema marcio. Giovani come Wedam e Djouamaa, che sfruttano l’Italia senza rispettarne le leggi, non meritano né clemenza né cittadinanza. Serve tolleranza zero: espulsione immediata per i delinquenti stranieri, pene severe senza sconti e blocco di ogni riforma che premi chi ci attacca. Esortiamo gli italiani a ribellarsi a questa giustizia a due velocità: boicottate qualsiasi referendum sulla cittadinanza, restate a casa, fate fallire il quorum! Udine piange Tominaga, ma il vero crimine è una giustizia che grazia chi semina morte. Riprendiamoci il nostro Paese!


Giapponese ucciso a Udine, toghe graziano i due immigrati: 2 anni! ultima modifica: 2025-06-10T11:08:44+00:00 da V
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By V giugno 10, 2025 11:08
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1 Comment

  1. Ul Gigi da Viganell giugno 10, 14:49

    Se solo avessero potuto, i magistrati zeccaioli avrebbero chiesto la pena di morte per la vittima, il Signore giapponese, così imparava a non starsene a casa sua…

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