Bologna, Piazza Maggiore nel terrore: immigrato violento minaccia e aggredisce!

Piazza Maggiore, il cuore pulsante di Bologna, è diventata scena di un’aggressione brutale il 10 giugno 2025. Un mendicante straniero di 38 anni, senza fissa dimora, ha trasformato un gesto di generosità in un incubo: dopo aver ricevuto 50 centesimi da un passante, ha ritenuto l’offerta “insultante” e, brandendo una bottiglia di vetro, ha tentato di rapinarlo, pretendendo tutto il suo denaro. Non contento, ha aggredito i Carabinieri intervenuti, scagliando un frammento di bottiglia contro un agente e opponendo resistenza con una violenza tale da richiedere l’uso di spray urticante. Questo ennesimo episodio, riportato da fonti locali, è la prova che l’immigrazione sta rendendo le nostre città invivibili! Basta con chi ci minaccia!

La vicenda è sconcertante. Un cittadino, mosso da stupida e autolesionista compassione, offre una moneta a un mendicante in Piazza Maggiore, sotto gli occhi increduli dei passanti. Ma la risposta è un’esplosione di violenza: il 38enne, identificato come libico, si arma di una bottiglia di birra e intima al passante di consegnare tutto il portafoglio. Una pattuglia dei Carabinieri della Stazione Bologna Mazzini, di passaggio, tenta di calmare l’aggressore, ma lui si scatena ulteriormente, rompe la bottiglia e lancia una scheggia affilata contro il petto di un militare, che per fortuna rimane illeso. Anche con l’arrivo dei rinforzi del Nucleo Radiomobile, l’uomo continua a resistere, costringendo i Carabinieri a usare lo spray urticante. Dopo essere stato placato e visitato dal 118, è stato arrestato per tentata rapina aggravata e resistenza a pubblico ufficiale. Ma fino a quando dovremo sopportare queste scene? L’Italia non è un far west!

Questo non è un caso isolato, ma parte di un’ondata di crimini che vede gli immigrati protagonisti. A Treviso, un 27enne guineano ha violentato una 15enne a una festa, minacciandola per zittirla. A Viterbo, uno straniero ha inseguito una 28enne, tentando di forzare la sua auto. A Caprino Veronese, un tunisino ha devastato una pizzeria, minacciando il titolare con una pistola. A Como, un nigeriano clandestino ha aggredito agenti dopo aver molestato passanti. I dati del Viminale parlano chiaro: gli stranieri, il 9% della popolazione, commettono il 44% delle violenze denunciate. E la giustizia? Sempre pronta a minimizzare. A Udine, due immigrati coinvolti in un omicidio hanno ricevuto solo 2 anni, mentre un italiano ne ha presi 12. A Pisa, un 21enne straniero che ha pestato un barista è già libero dopo una denuncia. Anche il libico di Bologna, ora in carcere, rischia di tornare presto in strada. Questo sistema che protegge i delinquenti è un affronto agli italiani!

I politici che continuano a sostenere politiche migratorie permissive sono complici di questo degrado. Piazza Maggiore, simbolo di Bologna, non può diventare un teatro di violenza. I cittadini meritano di passeggiare senza temere aggressioni da chi non rispetta le nostre leggi. Serve tolleranza zero: chiusura delle frontiere, espulsione immediata per ogni straniero che delinque, e pene severe senza sconti. Basta con arresti che si risolvono in una vacanza in carcere!