Migranti picchiano la moglie a bastonate davanti ai figli

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By V giugno 11, 2025 16:27

Migranti picchiano la moglie a bastonate davanti ai figli

L’Allarme dell’Immigrazione Incontrollata: Violenza Domestica e Fallimento dell’Integrazione

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La cronaca italiana riporta con sempre maggiore frequenza episodi di violenza domestica che sollevano interrogativi sull’immigrazione e sull’integrazione. A Brescia, un uomo indiano di 46 anni è stato arrestato per aver picchiato la moglie con un bastone davanti ai figli, colpendola al capo e costringendola a nascondere le prove, come una maglietta insanguinata. Solo il coraggio della figlia dodicenne, che ha chiamato il 112, ha permesso l’intervento delle autorità. A Foligno, un nordafricano di 37 anni, già noto alle forze dell’ordine, è finito in manette per maltrattamenti e lesioni aggravate: per mesi ha minacciato di morte, insultato e picchiato la moglie, anche in presenza del figlio minore, costringendola a ricorrere più volte a cure mediche.

Questi casi non sono isolati. A Roma, un cingalese di 37 anni ha aggredito la moglie incinta, minacciandola per impedirle di denunciare. A Brescia, nel 2015, un indiano ha dato fuoco alla moglie, accusata di essere “troppo occidentale”. Nel 2019, un bengalese è stato processato per aver segregato e maltrattato la moglie, ma il pubblico ministero ha chiesto l’assoluzione, definendo le violenze “un fatto culturale”.

Questi episodi evidenziano un problema strutturale: l’immigrazione incontrollata e il fallimento delle politiche di integrazione. Molti immigrati provengono da contesti dove la violenza contro le donne è normalizzata e non si adeguano ai valori italiani di rispetto e parità di genere. La giustificazione “culturale” di certi comportamenti rischia di creare un precedente pericoloso: se la violenza è considerata parte di una tradizione, diventa intoccabile? Questo relativismo culturale tradisce le vittime, spesso donne vulnerabili, e mina la coesione sociale.

Le statistiche sono eloquenti: gli immigrati, pur rappresentando circa l’8,5% della popolazione italiana, sono responsabili di oltre il 30% dei reati violenti denunciati, inclusi maltrattamenti familiari. La mancanza di controlli rigorosi all’ingresso e di programmi di integrazione efficaci lascia spazio a comunità che perpetuano pratiche incompatibili con i diritti umani.

Non si tratta di criminalizzare gli immigrati, ma di riconoscere che un’immigrazione senza regole e senza impegno per l’integrazione produce conseguenze gravi. Serve una politica migratoria che selezioni chi è disposto ad abbracciare i valori italiani e che investa in percorsi di formazione culturale. Continuare a ignorare il problema significa condannare altre donne a vivere nell’orrore e mettere a rischio la sicurezza di tutti.

Migranti picchiano la moglie a bastonate davanti ai figli ultima modifica: 2025-06-11T16:27:43+00:00 da V
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By V giugno 11, 2025 16:27
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1 Comment

  1. Ul Gigi da Viganell giugno 11, 16:32

    Che vergogna!
    I baluba devono prendere le bastonate, mica darle!

    Reply to this comment
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