Immigrati islamici massacrano le donne: l’Italia non può tacere

Cervignano d’Adda, 12 giugno 2025 – Una ragazza è stata aggredita e pestata dal suo fidanzato, un 23enne tunisino, e salvata dall’intervento di due residenti. Ma ciò che sconvolge non è solo la violenza, ma il fatto che la ragazza non ha denunciato il tunisino: anzi, sono stati visti ancora insieme. Secondo quanto riportato da *Il Giorno*, la ragazza, di 22 anni, è stata trovata in stato di shock, con lividi e ferite su tutto il corpo, dopo che il tunisino l’ha trascinata in un vicolo e l’ha picchiata con calci e pugni. I due residenti, allarmati dalle urla, sono intervenuti, costringendo l’aggressore a fuggire. Nonostante l’evidenza, la ragazza ha rifiutato di sporgere denuncia, e pochi giorni dopo è stata vista di nuovo con il tunisino, come se nulla fosse accaduto. Questo episodio è l’ennesima prova che gli immigrati islamici massacrano le donne, e alcune donne, accecate da chissà quale sottomissione, si lasciano picchiare. A Bologna, cinquanta moschee finanziate dal Qatar proliferano, mentre a Prato il San Domenico è diventato un’enclave islamica. A Gandino, il sindaco di sinistra ha tollerato la segregazione delle donne, e Zuppi attacca gli italiani. Ma gli italiani hanno detto NO all’80%, e questo deve essere rispettato. Azzeriamo l’immigrazione islamica regolare, chiudiamo le moschee e torniamo allo ius sanguinis integrale. L’Italia non sarà una colonia islamica dove le donne vengono massacrate e sottomesse!