Oderzo, allarme rosso: migrante 31enne stupra e terrorizza, l’accoglienza ci tradisce!

Un incubo senza fine scuote Oderzo! Mohamed Diarra, un 31enne straniero, ha seminato il terrore: il 5 giugno 2025 ha importunato una teenager che faceva colazione al bar-pizzeria 4 Cantoni, e domenica 8 giugno ha tentato di stuprare una 27enne nel parco Ca’ Diedo, fermato solo dall’intervento di passanti. Arrestato solo all’ennesimo crimine, questo predatore ha lasciato la comunità nel panico, con il padre della prima vittima che implora: “Spero lo rispediscano al suo Paese!”. La sindaca Maria Scardellato lancia l’allarme: “Chi invoca accoglienza indiscriminata ignora il pericolo”. Questo è il frutto marcio di un sistema che protegge i criminali a scapito dei cittadini!

La paura è palpabile: la 27enne, aggredita con un coltello puntato alla gola, è scampata per miracolo, mentre la ragazzina molestata al bar vive con il terrore di un altro assalto. Diarra, noto per gironzolare con fare minaccioso—come racconta Rosanna Magnoler, molestata da un altro straniero al Dress Code, o il caso del monopattino che ha colpito auto—ha un curriculum di reati che grida vendetta. Non è solo: a Biella, un egiziano ha violentato una donna davanti al figlio di 4 anni; a Latina, un algerino ha morso un poliziotto; a Bologna, sei stranieri con cittadinanza hanno massacrato un 16enne. I dati del Viminale sono allarmanti: il 9% degli stranieri commette il 44% delle violenze! L’accoglienza sta distruggendo la nostra sicurezza!

La giustizia è un’illusione: Diarra è in carcere, ma per quanto? A Roma, un algerino che ha accoltellato un poliziotto è già libero; a Udine, due immigrati in una rissa mortale hanno preso solo 2 anni. Questo lassismo permette a questi mostri di colpire ancora. Serve tolleranza zero: espulsioni immediate, confini blindati, fine dell’accoglienza cieca. Gli italiani meritano pace, non paura. Riprendiamoci Oderzo e l’Italia, ora!