Organizzazione finanziata dal governo italiano promuove la sostituzione etnica
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Il Governo Italiano Deve Interrompere i Finanziamenti all’ECFR: No alla Propaganda dell’Immigrazione e della Sostituzione Etnica

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Recentemente, il Conseil européen des relations internationales (ECFR), noto in Italia come European Council on Foreign Relations, ha dichiarato una posizione fuori dalla realtà che dovrebbe allarmare ogni cittadino italiano: “Seuls les migrants peuvent avoir un effet rapide sur la population active” (“Solo i migranti possono avere un effetto rapido sulla forza lavoro”). Questa affermazione, riportata in un recente comunicato, rivela un’agenda chiara: favorire l’immigrazione di massa come soluzione al declino demografico, ignorando completamente la promozione della natalità e il sostegno alle famiglie italiane. Promuovendo di fatto la sostituzione etnica attraverso l’importazione di schiavi a basso costo che poi deprimono la natalità ancora di più occupando case e stato sociale.
È inaccettabile che un’organizzazione finanziata anche dal governo italiano, attraverso il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, promuova politiche che minano l’identità culturale e demografica del nostro Paese.
L’ECFR, think tank paneuropeo fondato nel 2007 e finanziato in parte da figure come George Soros tramite la Open Society Foundations, si è spesso espresso a favore di politiche migratorie aperte, trascurando il valore della crescita demografica interna attraverso il sostegno alla natalità. La sua recente posizione, che esalta i migranti come unica risposta rapida al calo della forza lavoro, è un affronto alle famiglie italiane che chiedono misure concrete per incentivare la nascita di nuovi cittadini. Questo approccio non solo ignora le radici culturali e storiche dell’Italia, ma sembra avallare una pericolosa narrativa di sostituzione etnica, in cui l’immigrazione viene usata come strumento per colmare vuoti demografici senza investire nel futuro delle nuove generazioni italiane.
Il governo italiano non può continuare a finanziare un’organizzazione che promuove un’agenda tanto lontana dagli interessi nazionali. I fondi pubblici italiani, derivanti dalle tasse dei cittadini, devono essere utilizzati per rafforzare il nostro Paese, non per sostenere think tank che spingono per politiche divisive. È scandaloso che il Ministero degli Affari Esteri continui a destinare risorse a un ente che, invece di proporre soluzioni per incentivare la natalità – come sgravi fiscali per le famiglie, asili nidi gratuiti o congedi parentali più generosi – propaganda l’immigrazione come unica via d’uscita.
Chiediamo con forza che il governo italiano, guidato da Giorgia Meloni, prenda una posizione netta: interrompa immediatamente i finanziamenti all’ECFR. Questi fondi dovrebbero essere riallocati per sostenere politiche a favore della natalità e delle famiglie italiane, che rappresentano il vero futuro della nostra nazione. Non possiamo permettere che denaro pubblico venga utilizzato per avallare narrazioni che mettono a rischio la nostra identità culturale e la nostra sovranità demografica.
L’Italia ha bisogno di un futuro costruito sui suoi valori, sulla sua storia e sui suoi cittadini. Non possiamo delegare la nostra crescita a politiche migratorie imposte da enti esterni, specialmente quando questi sono legati a finanziatori come Soros, noti per promuovere agende globaliste. È ora di dire basta: il governo agisca subito, interrompa i finanziamenti all’ECFR e investa nel rilancio demografico dell’Italia.
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