A Monfalcone ci sono più burqa che a Teheran: la guerra è in casa nostra
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Una delle due città è Teheran e l’altra è Parigi. Quale dei due regimi deve essere rovesciate per il bene del proprio popolo? Davvero ci sentiamo in bisogno di andare a mettere bocca in casa d’altri quando stiamo diventando ospiti in casa nostra? pic.twitter.com/k0qAz7YGCe
— CriminImmigr*ti (@CriminImmigratl) June 19, 2025
Teheran o Parigi? Basta Crociate, Proteggiamo l’Italia dall’Invasione!
È una follia ipocrita! Mentre i media ci spingono a demonizzare Teheran, ordinata e abitata da iraniani, con ragazze in parte velate ma libere di studiare e lavorare, città come Parigi e Monfalcone sono diventate enclave afroislamiche, dove nei quartieri islamici le donne non indossano il velo, ma burqa e niqab, simboli di oppressione. Quale regime minaccia davvero il nostro futuro? L’Iran, che non ci invade e non manda un solo clandestino, o l’invasione sunnita che trasforma l’Europa in un califfato? Nel 2025, 30.000 clandestini sono sbarcati in Italia, nessuno da Teheran, ma da Tunisia, Libia e Bangladesh, finanziati da Arabia Saudita e Qatar. Eppure, si parla di “rovesciare” il governo iraniano per “il bene del loro popolo”. Davvero vogliamo mettere bocca in casa d’altri, quando stiamo diventando ospiti in casa nostra?
Le nostre città sono sotto assedio: a Padova, due giovani picchiati da un branco di maranza; a Civitanova, centinaia di immigrati di seconda generazione terrorizzano il lungomare; a Vicenza, stupri e violenza. Il Viminale conferma: il 9% degli stranieri commette il 44% dei reati. Intanto, il governo Meloni, invece di blindare i confini, trasferisce clandestini da Lampedusa a Modena, mentre i rimpatri sono una farsa: 112 in una settimana contro 2.201 sbarchi. Basta con le crociate per “esportare democrazia”! Non ci interessa il regime di Teheran: vogliamo tolleranza zero, respingimenti in mare, espulsioni di massa. L’Italia non è un campo profughi, e gli italiani non sono stranieri a casa loro. Svegliamoci, ora!
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