Meloni, Basta Scuse: Chiudi i Porti Ora, le ONG non Decidono Più!

Il governo Meloni non ha più scuse: è il momento di agire! La sentenza del tribunale di Palermo, che mesi fa ha assolto l’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini dalle accuse di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio nella vicenda della ong spagnola Open Arms, stabilisce un principio chiaro, lo confermano le motivazioni pubblicate oggi: l’Italia non è obbligata ad assegnare un porto sicuro alle navi delle ONG che traghettano migranti. Questo verdetto, riportato come “Open Arms, i giudici: ‘Italia non obbligata ad assegnare porto sicuro’”, è un’opportunità d’oro per Giorgia Meloni, che deve smettere di prostituire i nostri porti a organizzazioni internazionali e chiuderli immediatamente. Nel 2025, 27.000 clandestini sono sbarcati in Italia, secondo i dati del Viminale, con una media di 300 al giorno dal 2022, per un totale di 274.701 arrivi. È ora di mantenere le promesse elettorali e porre fine a questa invasione!

La situazione è fuori controllo: mentre le ONG, come la Sea-Eye 4 fermata nel 2023 per violazioni delle leggi italiane (Al Jazeera, 3 giugno 2023), continuano a sfruttare le nostre coste, l’Italia sprofonda nel caos. A Padova, due giovani sono stati picchiati da una maranza; a Civitanova, il lungomare è sotto assedio; a Vicenza, una 16enne è stata violentata. Il Viminale rivela che il 9% degli stranieri commette il 44% delle violenze. E il governo? Rimpatri irrisori – 112 in una settimana contro 2.201 sbarchi – e trasferimenti di clandestini da Lampedusa a città come Modena, già al collasso con 1.400 immigrati. Con il Brent a 74,23 dollari al barile (13 giugno 2025) per le tensioni in Medio Oriente, l’economia non regge. Meloni, usa questa sentenza: chiudi i porti, respingi i barconi, espelli i criminali. Gli italiani esigono sicurezza, agisci ora o vattene!