Legnago: Silenzio delle Femministe allo Stupro di una 40enne da Parte di un Magrebino, un Tradimento Intollerabile

Legnago (VR), 21 giugno 2025, 01:19 AM CEST

Un corteo di protesta ha riempito le strade di Legnago ieri sera, organizzato in risposta allo stupro di una 40enne commesso da un immigrato magrebino, che avrebbe anche molestato altre donne nella zona. Ma ciò che fa più rumore è l’assenza assordante delle femministe, un silenzio che tradisce le vittime e svela l’ipocrisia di chi predica diritti ma tace di fronte alla violenza straniera. È l’ennesima prova che l’immigrazione incontrollata, soprattutto di seconde generazioni, sta mettendo in ginocchio l’Italia, e le istituzioni e i movimenti progressisti sembrano complici.

Lo Stupro e le Molestie: Un Attacco alla Comunità

L’episodio risale a mercoledì 18 giugno, quando il magrebino, identificato come un 28enne con precedenti, ha aggredito la donna in un vicolo isolato del centro storico, lasciandola traumatizzata e ferita. Le indagini, condotte dai Carabinieri di Legnago, hanno rivelato che lo stesso individuo avrebbe molestato altre donne nelle settimane precedenti, creando un clima di terrore. Arrestato dopo la denuncia della vittima, l’uomo è ora in custodia, ma la rabbia dei cittadini è esplosa: “Non possiamo più vivere così”, ha dichiarato un residente durante il corteo. La manifestazione, promossa da gruppi locali e cittadini esasperati, ha visto centinaia di persone chiedere sicurezza e giustizia, ma l’assenza delle femministe ha lasciato un vuoto inquietante.

Il Silenzio delle Femministe: Un Tradimento Imperdonabile

Dove sono le voci che gridano contro la violenza di genere quando l’aggressore è straniero? Le femministe, abituate a scendere in piazza per ogni causa, sono scomparse, silenziate da un politically correct che protegge l’immigrazione a scapito delle donne italiane. Questo silenzio è un tradimento verso la 40enne stuprata e le altre molestate, un chiaro segnale che i diritti delle donne passano in secondo piano quando a minacciarli sono immigrati. A Torino, i “ragazzi delle torri” nordafricani accoltellano e pestano; a Correggio, cinque nordafricani di seconda generazione rapinano un 16enne. Eppure, il movimento femminista tace, dimostrando che la loro lotta è selettiva e ipocrita.

Un Pericolo Crescente: Le Seconde Generazioni Ostili

Lo stupro di Legnago non è un caso isolato. Le seconde generazioni di immigrati, come questo magrebino, spesso cresciute in Italia, rifiutano i nostri valori e si trasformano in un sottoproletariato violento. A Bolladello di Cairate, dodici nordafricani di centri d’accoglienza hanno aggredito due ragazzi e un padre; a Milano, i maranza minacciano di “sgozzare italiani”. L’integrazione è un’illusione: queste giovani generazioni ci odiano e vogliono prendersi i nostri quartieri.

Serve Tolleranza Zero: Proteggiamo l’Italia

Questo silenzio femminista e l’inerzia politica non sono più accettabili. Serve una risposta dura: espulsioni immediate per immigrati che commettono reati, revoca della cittadinanza per le seconde generazioni violente e chiusura dei confini. La 40enne di Legnago e tutte le donne italiane meritano protezione, non abbandono. Le femministe devono scegliere: stare dalla parte delle vittime o continuare a coprire i carnefici stranieri. Riprendiamoci le nostre città e la nostra sicurezza, ora!