Islamico si lancia con l’auto contro tavoli bar a Pavia: donna perde gamba – VIDEO
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Gravellona Lomellina, dopo essere stato cacciato da un bar perché molesto, un 41enne tunisino è salito in auto e si è scagliato a tutta velocità contro i tavolini esterni, investendo in pieno una coppia di clienti.
Alla donna, è stata amputata una gamba e le sue condizioni… pic.twitter.com/ePoaRlkKmU
— Francesca Totolo (@fratotolo2) June 20, 2025
Gravellona Lomellina, orrore: tunisino investe coppia, amputazione e silenzio dello Stato!
Un’onta insopportabile a Gravellona Lomellina! Il 16 giugno 2025, un 41enne tunisino, cacciato da un bar per molestie, ha reagito salendo in auto e scagliandosi a tutta velocità contro i tavolini esterni, investendo una coppia innocente. La donna, colpita in pieno, ha subito l’amputazione di una gamba, e le sue condizioni restano gravissime, mentre il marito è ferito. Questo selvaggio ha trasformato un giorno qualunque in un incubo, eppure lo Stato non lo espelle! L’Italia è ostaggio di questi mostri! Basta con questa invasione!
La ferocia è disumana: un immigrato che, respinto, diventa un’arma su ruote, lasciando una donna mutilata e una famiglia distrutta. Non è un caso isolato: a Verona, un immigrato ha stuprato una donna; a Foggia, un extracomunitario ha aggredito una 32enne; a Contigliano, un 17enne straniero ha violentato. I dati del Viminale gridano: il 9% degli stranieri commette il 44% delle violenze! L’accoglienza cieca ci sta portando al collasso! La sicurezza è un miraggio!
La giustizia è una beffa: arrestato sì, ma per quanto? A Roma, un algerino che ha accoltellato un poliziotto è libero; a Udine, due immigrati hanno preso 2 anni per un omicidio. Lo Stato che non espelle questi criminali e lascia le vittime a soffrire è complice! Serve tolleranza zero: espulsioni immediate, confini blindati, fine dell’accoglienza. Gli italiani meritano protezione, non tragedie. Riprendiamoci Gravellona e l’Italia, ora!
Quattro giorni prima di sapere cosa ha fatto un baluba… se invece la Meloni scoreggiava allora lo urlavano subito ai quattro venti, i pidioti…