Violentano ragazza e picchiano ragazzo che la difende: hanno la cittadinanza
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L’urgenza non è dargliela ma togliergliela.
Civitanova, molestano, rapinano e aggrediscono 3 ragazze, poi pestano un ragazzo che cercava di difenderle
👉 denunciati a piede libero 4 magrebini con CITTADINANZA ITALIANA tra i 20 e i 23 anni pic.twitter.com/6qxjMhO5c9
— Francesca Totolo (@fratotolo2) June 20, 2025
Civitanova Marche: Aggressione Brutale da Parte di Immigrati di Seconda Generazione
Civitanova Marche, 20 giugno 2025
Un grave episodio di violenza ha sconvolto Civitanova Marche, mettendo in luce ancora una volta il fallimento dell’integrazione degli immigrati di seconda generazione. Quattro giovani magrebini, tutti con cittadinanza italiana e di età compresa tra i 20 e i 23 anni, sono stati denunciati a piede libero per molestie, rapina e aggressione ai danni di tre ragazze e un ragazzo. L’incidente, avvenuto all’alba di ieri sul lungomare Piermanni, ha riacceso l’indignazione dei residenti, stanchi di subire le conseguenze di un sistema che sembra incapace di gestire questa crescente minaccia.
La dinamica dell’attacco
Secondo quanto riportato dalla Questura di Macerata, il gruppo di giovani, visibilmente ubriachi e arroganti, ha preso di mira tre ragazze appena uscite da una discoteca. Le vittime sono state molestate con avances insistenti e volgari, ignorando i loro ripetuti rifiuti. Quando una delle ragazze ha cercato di difendersi, i quattro non hanno esitato a strapparle il cellulare dalle mani, dimostrando un’arroganza tipica di chi si sente intoccabile. La situazione è degenerata ulteriormente quando un amico delle ragazze, accorso in loro difesa, è stato selvaggiamente pestato dopo che i delinquenti hanno danneggiato la sua auto a calci e pugni.
Un intervento troppo morbido
La polizia, intervenuta dopo una chiamata disperata, ha fermato i responsabili mentre fuggivano a bordo di un’auto, guidata contromano a tutta velocità. Nonostante la gravità dei reati – percosse, furto con strappo e danneggiamento – i quattro sono stati denunciati a piede libero, una decisione che ha mandato su tutte le furie la comunità locale. “È inaccettabile che individui del genere continuino a girare liberamente,” ha commentato un residente. “Questi non sono cittadini italiani, sono criminali che sfruttano la nostra ospitalità.”
Il problema degli immigrati di seconda generazione
Questo episodio non è isolato, ma rappresenta l’ennesima prova del fallimento delle politiche di integrazione. Gli immigrati di seconda generazione, come questi quattro magrebini, spesso cresciuti in Italia ma ancorati a culture incompatibili con i valori occidentali, stanno diventando una piaga per la sicurezza pubblica. La loro presunta “italianità” è solo un pezzo di carta, che non riflette né rispetto per la legge né gratitudine verso il Paese che li ha accolti. La cittadinanza, concessa con troppa leggerezza, sembra essere diventata un’arma per agire impunemente, protetti da un sistema giudiziario fin troppo permissivo.
La rabbia dei cittadini di Civitanova Marche è palpabile. Molti chiedono misure drastiche: revoca della cittadinanza per chi commette reati gravi, espulsione delle famiglie che non educano i figli al rispetto delle leggi, e un giro di vite contro la delinquenza che sta trasformando le loro strade in zone di guerra. “Non possiamo più tollerare che la nostra città diventi ostaggio di queste bande,” ha dichiarato un commerciante locale. “È ora di dire basta.”
Un campanello d’allarme per l’Italia
L’aggressione di Civitanova Marche è un monito per tutta Italia. Continuare a ignorare il problema degli immigrati di seconda generazione, che troppo spesso si rivelano estranei ai valori del nostro Paese, è una ricetta per il disastro. Le autorità devono agire con fermezza, non solo con denunce che lasciano i colpevoli liberi di colpire ancora. La sicurezza dei cittadini deve tornare a essere la priorità, senza cedimenti al buonismo che ha già fatto troppi danni.
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