IRAN LANCIA RITORSIONE: MISSILI CONTRO BASE AMERICANA IN QATAR
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Dieci missili contro la sede avanzata del Central Command (Centcom) a Doha. Teheran: “Usa entrati in guerra”. Il prezzo del petrolio ‘crolla’, sintomo che i mercati si aspettassero ritorsione diversa con chiusura Hormuz. Un po’ presto per ‘festeggiare’.
Iran Avvia la Ritorsione: Esplosioni in Qatar, 10 Missili su Basi USA e Avamposto in Iraq
Alle 19:00 CEST di lunedì 23 giugno 2025, l’Iran ha dato il via alla sua risposta militare, segnando una svolta nella guerra con Israele e gli Stati Uniti. Esplosioni sono state segnalate in Qatar, dove almeno 10 missili sono stati lanciati verso basi americane, tra cui l’importante Al Udeid Air Base. Parallelamente, un avamposto USA in Iraq è stato colpito, confermando l’inizio dei bombardamenti iraniani su installazioni militari statunitensi in Medio Oriente. La mossa segue gli attacchi americani sui siti nucleari iraniani dello scorso weekend, con Teheran che aveva promesso una reazione dura.
Iranian sources claim to have targeted the aircraft hangars and runways at al-Udied Airbase, following reports of 3 direct hits on the base. There isn't an footage clearly indicating impacts yet but more footage of the skyline is getting released. pic.twitter.com/S8jvZJ2CXy
— Theti Mapping (@ThetiMapping) June 23, 2025
Il Qatar, insieme all’Arabia Saudita finanziatore del terrorismo islamico e delle moschee in Italia colpito da missili iraniani. Non è un brutto giorno.
Il Qatar ha chiuso il suo spazio aereo e i cittadini USA e britannici sono stati invitati a rifugiarsi, mentre le difese aeree si sono attivate per intercettare i missili. In Iraq, l’attacco ha suscitato timori di un’escalation regionale, con il rischio che altri alleati iraniani, come le milizie sciite, si uniscano alla controffensiva. Questa azione segna un momento critico, potenzialmente destinato a intensificare il conflitto e a destabilizzare ulteriormente la sicurezza energetica globale.
Iran Avvia la Ritorsione: Esplosioni in Qatar, 10 Missili su Basi USA e Avamposto in Iraq. Doha: pic.twitter.com/OTvq2qdPRI
— CriminImmigr*ti (@CriminImmigratl) June 23, 2025
Iran ha dato il via a una massiccia rappresaglia contro le forze statunitensi, denominata “Operazione Glad Tidings of Victory” (Annuncio di Vittoria), segnando un’escalation drammatica nella guerra in corso. Missili iraniani hanno colpito basi USA in Qatar e Iraq, con esplosioni confermate vicino alla base Al Udeid in Qatar, un hub strategico per le operazioni americane. La situazione è in rapido sviluppo, con sirene che continuano a echeggiare nelle basi USA sparse per il Medio Oriente, inclusi Siria, Iraq, Giordania, Arabia Saudita, Kuwait, Bahrein, Qatar, Emirati Arabi Uniti e Oman, mentre le difese aeree sono in allerta massima.
La rappresaglia segue gli attacchi americani del weekend su siti nucleari iraniani, e Tehran ha promesso ulteriori colpi. Parallelamente, il presidente Donald Trump ha intensificato la retorica, minacciando un intervento nucleare contro la Russia se questa sostenesse militarmente l’Iran, un alleato chiave. Questa escalation ha fatto schizzare le paure di una Terza Guerra Mondiale, con il Cremlino che finora ha condannato gli attacchi USA ma si è astenuto da un supporto diretto, preferendo una mediazione diplomatica. Tuttavia, l’incontro tra il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi e Vladimir Putin alimenta speculazioni su un’alleanza più forte.
Il Dipartimento di Stato USA ha emesso un’allerta di viaggio globale, invitando gli americani in tutto il mondo a esercitare estrema cautela a causa del rischio di dimostrazioni ostili e possibili attacchi terroristici. Le tensioni, già alte per il conflitto Israeliano-Iraniano, ora minacciano di trascinare l’intera regione e oltre in un caos senza precedenti, mettendo a rischio la stabilità economica e la sicurezza globale.
Ho appena sentito Sallusti in tv: bombardatelo, che è meglio per tutti…