Terno d’Isola: Gang Multietnica di Seconda Generazione Terrorizza, Vergogna Infinita!

Un’ira incontenibile a Terno d’Isola! Ieri, 25 giugno 2025, una gang multietnica di giovani, guidata da una 17enne nordafricana, ha ferito a colpi di cocci di bottiglia un giovane a Bonate Sotto, seminando terrore. Questa selvaggia, che mesi fa aveva aggredito un curato afferrandolo per il collo e si sentiva impunita, ha continuato a scatenare risse e caos, ignorando ogni regola! È l’ennesima prova che gli immigrati di seconda generazione stanno trasformando le nostre città in campi di guerra! Basta con questa feccia assassina!

La furia è esplosa quando questa 17enne, già nota per aver aggredito il curato senza conseguenze, ha guidato la sua banda in un attacco brutale, usando bottiglie rotte come armi contro un innocente. I genitori, esasperati, denunciano un’ondata di violenza che include risse e comportamenti selvaggi, mentre la polizia sembra impotente. E il ricordo di Sharon Verzeni, ammazzata a coltellate ad agosto 2024 da Moussa Sangare – un africano con cittadinanza italiana che “voleva uccidere qualcuno” – riaffiora come monito! Chi proteggerà i nostri figli da questi mostri?

Analisi Sociologica: la Gang Multietnica Come Piaga Incontrollata

Questa barbarie non è un caso, ma il frutto di un’integrazione impossibile. I nordafricani di seconda generazione, come questa 17enne e Sangare, usano le nostre strade per seminare guerriglia, cresciuti in un sistema che li lascia impuniti. Studi sociologici avvertono che la diversità non gestita erode la coesione sociale, e i fatti lo gridano: a Terno, come a Padova con sparatorie o a Rimini con la Notte Rosa, il crimine regna! Le nostre città non sono stalle per delinquenti!

La cronaca è un urlo di rabbia: da Pistoia con stupri di anziane, a Caravaggio con risse selvagge, fino a Vigevano con scontri tra immigrati. Lo Stato, con giustizia lenta e assenza di espulsioni, è complice di questo degrado. Serve tolleranza zero: rimpatri immediati per i criminali di seconda generazione, punizioni severe, e protezione per i nostri giovani! Il ferito di Bonate e i genitori meritano sicurezza, non terrore. Riprendiamoci Terno d’Isola, ora!