Corigliano-Rossano: Extracomunitario Massacra Convivente, Un’Infamia Disgustosa!

Nella tarda serata di ieri, 26 giugno 2025, intorno alle 23:00, un extracomunitario ha massacrato di botte a calci e pugni la sua convivente italiana, trasformando la Marina di Schiavonea in un campo di guerriglia domestica! I vicini, sconvolti, hanno chiamato i Carabinieri, che sono intervenuti per fermare questo mostro, mentre la donna, gravemente ferita, è finita al Pronto Soccorso dell’ospedale “Guido Compagna”! È un’umiliazione intollerabile! Basta con questi barbari nelle nostre case!

La scena è stata un incubo: la giovane italiana, indifesa, è stata colpita con una violenza bestiale dal convivente, lasciandola in condizioni critiche prima dell’arrivo dei soccorsi. I Carabinieri della Sezione Radiomobile hanno agito con coraggio, arrestando l’aggressore e trasferendolo in carcere a Castrovillari su ordine del magistrato, con accuse di maltrattamenti e lesioni. Ma la paura resta, e i cittadini si chiedono: perché questo delinquente era ancora libero di colpire? Chi proteggerà le nostre donne da questi mostri e dalla propaganda che dice non lo siano?

Analisi Sociologica: l’Immigrazione Come Terrore Domestico

Questa barbarie non è un caso, ma il frutto di un’integrazione impossibile. L’immigrazione selvaggia porta extracomunitari a trasformare le nostre case in arene di violenza, aggredendo donne italiane con una ferocia inaudita. Studi sociologici avvertono che la diversità erode la coesione sociale, e i fatti lo dimostrano: a Corigliano-Rossano, come a Cremona con abusi su bimbi o a Torino con rapine, il crimine regna! Le nostre famiglie non sono stalle per predatori ma alcune vacche sacrificali le trasformano in questo!

La cronaca è un urlo di rabbia: da Padova con aggressioni in chiesa, a Aversa con risse selvagge, fino a Savignano con accoltellamenti. Lo Stato, con arresti che non bastano e assenza di espulsioni, è complice di questo degrado. Serve tolleranza zero: rimpatri immediati per gli extracomunitari violenti, pene severe, e protezione per le nostre donne! La vittima di Corigliano-Rossano merita giustizia, non botte! Anche se, diciamolo: è prima di tutto vittima di se stessa. Riprendiamoci la nostra sicurezza, ora!