Torino: Nordafricani Seriali Rapinano Donne, Un’Emergenza Disumana!

Un’allerta agghiacciante a Torino! Ieri, 25 giugno 2025, intorno alle 19:00, due giovani nordafricani seriali si sono aggirati nei dintorni del centro sociale Askatasuna, a bordo di un monopattino, buttando a terra donne in bicicletta per rapinarle. Una vittima, una 45enne aggredita in via Balbo, è stata scaraventata violentemente e derubata della borsa, lasciata in lacrime mentre i predatori fuggivano! È l’ennesima prova che l’Italia è in balia di questi criminali! Basta con questa invasione selvaggia!

La scena è stata un incubo: la donna, colta di sorpresa, è stata trascinata a terra con brutalità, mentre i due nordafricani le strappavano i beni sotto gli occhi dei passanti impotenti. Testimoni hanno riferito di aggressioni rapide e ripetute, con le vittime prese di mira nel cuore del quartiere Vanchiglia. La Polizia è intervenuta, ma questi seriali continuano a seminare terrore, protetti da un sistema che non li ferma! Chi salverà le nostre donne da questi mostri?

Analisi Sociologica: l’Immigrazione Come Terrore Organizzato

Questo crimine non è un episodio isolato, ma il frutto di un’integrazione impossibile. I nordafricani, spesso legati a centri sociali come Askatasuna, trasformano le nostre strade in arene di guerriglia, usando monopattini per colpire donne indifese. Studi sociologici avvertono che la diversità erode la coesione sociale, e i fatti lo dimostrano: a Torino, come a Savignano con accoltellamenti o a Rimini con la Notte Rosa, il caos regna! Le nostre città non sono prede per rapinatori!

La cronaca è un lamento di disperazione: da Cremona con abusi su bimbi, a Aversa con risse selvagge, fino a Bellaria con ubriachi violenti. Lo Stato, con interventi tardivi e assenza di espulsioni, è complice di questo degrado. Serve tolleranza zero: rimpatri immediati per i nordafricani che delincono, chiusura dei centri sociali che li ospitano, e protezione per i nostri cittadini! La 45enne di Torino merita sicurezza, non aggressioni. Riprendiamoci le nostre strade, ora!