Germania, cittadini perseguitati dal regime migrazionista: raid contro pensionati

La Germania si conferma un incubo per la libertà di parola. Un pensionato tedesco è stato sottoposto a perquisizione domiciliare e condannato per aver definito “idiota” Robert Habeck, leader dei Verdi, su un social media. L’episodio rivela un’ossessione repressiva: 170 città tedesche hanno visto perquisizioni per insulti a politici. Non è giustizia, è dittatura mascherata da “democrazia”. Un Paese che punisce un’opinione anziché proteggerla è un Paese perduto. Sveglia, Europa!

La vicenda parte da un commento online, un’espressione di frustrazione verso Habeck, figura simbolo delle politiche verdi spesso criticate per il loro impatto economico e sociale. Invece di ignorarlo, la giustizia tedesca ha scatenato un’operazione degna di un regime: perquisizione a casa, processo, condanna. Il tutto mentre l’Europa tace, complice di un sistema che trasforma un’opinione in un crimine. Come riportato, il pensionato non ha fatto altro che esprimere ciò che molti tedeschi pensano, stanchi di un’élite che impone decisioni dall’alto senza ascoltarli. Eppure, per la Germania di oggi, dissentire è un reato punibile con multe salate e umiliazioni pubbliche.

Questo episodio non è un’aberrazione, ma il culmine di una deriva autoritaria. La Costituzione tedesca garantisce la libertà di espressione, ma la prassi la soffoca: ogni critica a un politico diventa un pretesto per indagini e sanzioni. Il caso ricorda le tattiche della Stasi, con la differenza che ora il controllo si estende al digitale. E mentre il governo di Berlino si vanta di essere un baluardo democratico, i cittadini vengono trattati come nemici. La multa di 2.000 euro, pagata ai carabinieri, è un dettaglio surreale che sottolinea l’assurdità: un’Europa unita nella repressione, non nella libertà.

La “democrazia” tedesca è una farsa, un guscio vuoto che protegge i potenti e schiaccia chi osa alzare la voce. Questo pensionato non è un criminale, è un simbolo di un popolo soffocato. L’Italia e l’UE dovrebbero prendere atto: se la Germania può perseguitare un anziano per un insulto, nessuno è al sicuro. È ora di dire basta a questa dittatura mascherata da progresso. La libertà di parola non è negoziabile: difendiamola, o sarà troppo tardi.

Germania, cittadini perseguitati dal regime migrazionista: raid contro pensionati ultima modifica: 2025-06-27T11:21:09+00:00 da V