Volevano uccidere italiani, patrioti intervengono e le salvano: il PD protesta
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Per la sinistra se non ti lasci fare a pezzi col machete sei razzista
Avevamo ragione noi. Bastava ragionare per capirlo. Solo i sindaci del Pd possono credere alle tesi dei maranza.
Piacenza, il Sindaco PD difende i machete e abbandona i cittadini: vergogna!
Un’infamia senza fine scuote Piacenza! La sera del 25 giugno 2025, al parcheggio del Cheope, un gruppo di nordafricani armati di bottiglie, pietre, coltelli, spranghe e machete ha assalito i manifestanti del sit-in “La mè bela Piaseinsa”, tra cui diverse donne, con l’intento di “ammazzarli”. Una ragazza aggredita ha raccontato: insulti, minacce di morte, colpi violenti e un’aggressione premeditata, sventata solo da persone coraggiose. Eppure, il sindaco PD, invece di difendere i cittadini, li bolla come razzisti, avallando la versione dei delinquenti. Che vergogna!
La giovane testimone descrive un incubo: dopo aver chiesto a un nordafricano di rallentare la sua auto, che rischiava di investirla, è stata insultata (“troia”) e minacciata di morte. L’uomo ha cercato armi nel baule, e più tardi, con rinforzi, ha guidato un assalto feroce, colpendo la ragazza a una spalla e promettendo di “ucciderla domani”. Le foto delle lesioni e l’assenza di armi tra le vittime parlano chiaro. Ma il sindaco, cieco e complice, crede ai “poveri nordafricani” che si spacciano per vittime di una “rapina”. È questa la tua giustizia, sindaco?
“Ci hanno colpiti tutti violentemente, me compresa, dicendomi ‘che se non era oggi mi avrebbero ucciso domani o nei prossimi giorni’. Soltanto l’intervento di altre persone ha impedito che ci uccidessero.”
Il vero scandalo? Il sindaco PD ignora i piacentini, che da anni denunciano degrado e violenza, per difendere chi brandisce machete. Due aggressori, finiti al pronto soccorso, parlano di “rapina” mentre colpivano donne indifese. E il sindaco avalla questa farsa, tacciando i cittadini di razzismo. Non vive il terrore di via Quattro Novembre, non conosce la paura di una madre che vede la figlia contusa e minacciata. Invece di ascoltare, usa il razzismo come arma per zittire chi si ribella. I piacentini non sono razzisti, sono esasperati!
“Abbiamo le foto di tutte le lesioni che abbiamo riportato. Nessuno di noi era armato e le telecamere potranno confermare tutto.”
La ragazza promette di testimoniare in tribunale, e con lei speriamo tutti i colpiti da questa violenza. Al sindaco un messaggio: smetti di proteggere i delinquenti e difendi chi ti ha eletto. Ritira le accuse di razzismo, chiedi scusa e ripulisci Piacenza da degrado e violenza. Altrimenti, sei il principale responsabile di questo disastro. Vergognati e dimettiti! I piacentini meritano giustizia, non un’amministrazione che li tradisce.
“Trxia ti ammazzo”
Piacenza, dopo aver partecipato a un sit-in contro il degrado e l’insicurezza, un gruppo di manifestanti, tra cui diverse donne, è stato aggredito da nordafricani armati di bottiglie e machete, in un parcheggio.
Ovviamente la sinistra locale ha gridato subito… pic.twitter.com/ucR4h1TLGW
— Francesca Totolo (@fratotolo2) June 27, 2025
Non credevo che un sindaco arrivasse a screditare gli italiani a favore dei baluba. Siamo alla frutta.